Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 162 del 22/04/2010

L’INDAGINE Caffè? Chi era costui…

22 Aprile 2010
caffe caffe

L’INDAGINE

Secondo uno studio dell’Aduc, i baristi conosco poco i dettagli della bevanda. E sulle varietà Arabica o Robusta poche informazioni ai clienti

Caffè?
Chi era costui…

Il caffè questo sconosciuto. Lo sostiene l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori che ha preso parte venerdì 16 aprile alla giornata per l’espresso Italiano Day. L’Aduc lamenta che al bar le informazioni sono piuttosto carenti, ”come una nostra indagine a Roma ha potuto verificare. Abbiamo rivolto ai baristi una semplice domanda: cosa c’è dentro la tazzina di caffe?


La risposta è stata altrettanto semplice: caffe’! Non intendevamo certo conoscere la composizione chimica della ‘nera bevanda’, ma sapere se la polvere era costituita dalla varietà Arabica o da quella Robusta, o da una miscela di entrambe ed in quale percentuale.”
La scelta, oltre che di gusto, è economica, riguarda cioè il prezzo. La varietà Arabica proviene dal centro America, è la più pregiata e quindi la più costosa, oltre ad essere più aromatica e contenere meno caffeina. La Robusta proviene dall’Africa e dall’Asia, ha un gusto più amaro, contiene più caffeina e soprattutto cost a di meno. Utilizzare l’una o l’altra delle varietà incide notevolmente sui costi e sui guadagni degli esercizi commerciali. È utilizzata anche una miscela delle due varietà e, anche in questo caso, la percentuale di Arabica e Robusta determina la qualità del caffè e soprattutto i suoi costi. ”Dunque il consumatore, che si appresta a gustare ‘na tazzulella e’ cafe’, dovrebbe, parafrasando una nota pubblicità, chiedere: – afferma l’Aduc – Arabica, Robusta o miscela? Se poi si vuole essere precisi si può chiedere l’eventuale composizione percentuale della miscela. Eccessivo? Non ci sembra. D’altronde sono soldi nostri.” Nel 2009 i consumi di caffè in Italia sono aumentati del 2,7%, l’Istituto nazionale espresso italiani (Inei).
Per quanto riguarda i bar, il classico caffè espresso è sempre il più gettonato. Cresce comunque il decaffeinato che già lo scorso anno rappresentava il 5% dei consumi globali, mentre l’orzo, dopo un transitorio boom nel 2005-2006, è in discesa. Quanto ai caffè cosiddetti speciali, con panna, crema e quant’altro, restano un fenomeno di nicchia e incontrano soprattutto le preferenze femminili.

Elena Mancuso