Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 38 del 06/12/2007

LA CURIOSITÀ Un salto nel… Ragusano

06 Dicembre 2007
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    LA CURIOSITÀ

Presentato a Scicli “Il cartellone di buon gusto” al centro dell’attenzione il rapporto che, negli Iblei, il cibo ha con il paesaggio

Un salto nel… Ragusano

“Se un piatto non dà emozioni non lascia ricordi”. Proviamo a non essere d’accordo con Franco Ruta, l’imprenditore modicano della cioccolata che ha fatto di questo nettare nero il veicolo per portare gli Iblei in tutto il mondo? Di certo, è difficile.

franco_ruta_1.jpgE Franco Ruta ieri, presentando “Il cartellone di buon gusto” (cinque appuntamenti dal 7 al 21 dicembre), promosso dalla sua Antica Dolceria, la Bonaiuto di Modica, e dall’associazione culturale “L’Isola” di Scicli, è stato un fiume in piena parlando del rapporto che, nel Ragusano, il cibo ha con il paesaggio.
Muri a secco a tracciare i contorni di tanti pezzi di terra coltivati a carrubeti, mandorleti, uliveti, vigneti e ad agrumeti. Cibo e paesaggio, aromi e sapori per piatti che possono essere gustati solo in questa terra. Terra che vale tanto, che invoglia al peccato di gola. Una terra che ha mantenuto intatto lo stile di una cucina contadina, rurale ma che è riuscita, con poche trasformazioni e con attente elaborazioni, a proporre una cucina nobile fra l’antico ed il moderno capace di rimanere nel ricordo di chi assapora il piatto.
“Il Cartellone di Buon Gusto” è nato lo scorso anno sull’idea di affinare il gusto e di conoscere, nel contempo, il territorio. A Scicli, presso la sala di Palazzo Carpentieri nel sito Unesco di via Francesco Mormino Penna, si confrontano esperti di cucina ma anche di vini, di arte. Lo fanno convinti che così come il paesaggio ed il territorio sono beni da tutelare (ed il Distretto di Sud-Est ne sa qualcosa di tutto quanto, visto che è riuscito nel riconoscimento Unesco) anche la gastronomia non è l’effimero del palato ma è un bene da valorizzare e da porre a tutela. Così ci sono le ‘mpanate di carne o di pesce, i “pastizzi” di verdure, le ‘nfigghiulate di ricotta, ci sono i “cucciddati scaniati” in un misto di pasta di pane, strutto, salsiccia, formaggio e pepe nero. Ci sono ancora i ’mpanatigghi di farina, mandorle, carne e cioccolato, i “biscotti ricci” in pasta di mandola, o gli “affuca parrini” che restano alla gola quasi a non voler scendere giù. Un salto nel… Ragusano per gustarne la prelibatezza.
“La vivacità culturale del territorio viaggia assieme a quella gastronomica – commenta Franco Ruta – ed i cibi di questa terra non sono solo il frutto di essa ma anche della stratificazione di diverse civiltà. Oggi negli Iblei si riesce, meglio che altrove, a leggere le dominazioni che sono passate in Sicilia. Non siamo noi a dirlo ma esperti del settore”. Il “Cartellone di buon gusto” servirà anche per presentare la novità in cucina: una tradizionale e vecchia colazione popolare che dal tipico sapore salato passa a quello dolce con un risultato eccezionale. Al Festival del Cinema di Roma è stata di gradimento. Ora spetta ai ragusani, e perché no ai tanti turisti, assaggiarla e farla propria.

Pinella Drago