Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 39 del 13/12/2007

IL PRODOTTO Buono come il pane

13 Dicembre 2007
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    IL PRODOTTO

Nell’Ennese da 31 anni esiste una cooperativa di produttori di grano duro che copre tutto il processo: dallo stoccaggio alla macinazione, fino alla panificazione. Il loro Pandittaino è pandittaino.jpgvenduto in 1.200 negozi e in 13 tipologie diverse

Buono
come il pane

Dal grano ai prodotti da forno. Dal color oro delle coltivazioni alla preziosità della fragranza e del gusto di un alimento che, nei secoli, ha fatto della semplicità e della bontà le sue caratteristiche principali. Si chiama Valle del Dittaino ed è una cooperativa di produttori di grano duro fondata nel 1976 da ventisei soci per valorizzare la preziosa materia prima.

Obiettivo: completare l’intero processo produttivo, dallo stoccaggio del grano alla macinazione fino alla panificazione. Il consorzio prende il nome dall’omonima valle che si trova in provincia di Enna, nel cuore della Sicilia, una zona ricca di immense distese di grano, simbolo per antonomasia di fertilità.
Della cooperativa oggi fanno parte quaranta soci che hanno a disposizione tre linee di panificazione per una capacità produttiva complessiva di ventisei quintali all’ora. La produzione giornaliera è di circa 150 quintali di pane (con punte che arrivano anche a pandittaino_2.jpg230) il Pandittaino, realizzato con grano duro e con una pasta acida al posto del classico lievito di birra. “Si tratta di un innesto di lievito che si chiama ‘crescenti’ – spiega Biagio Pecorino, presidente della cooperativa – che dà al pane una durata maggiore e un sapore caratteristico”.
I prodotti Pandittaino sono presenti sul mercato siciliano in oltre mille e duecento punti vendita con tredici tipologie di pane, intero, a fette, aromatizzato, integrale, pangrattato. E da qualche tempo si punta anche al mercato del centro-nord con un trend di gradimento in netta crescita. Un successo che fa della Pandittaino un’azienda solida e all’avanguardia, impegnata direttamente in consorzi di ricerca e in collaborazioni con le università nazionali in iniziative di innovazione tecnologica, ricerca e studio nella filiera cerealicola e sulle prospettive di mercato per il settore.
E tutti i produttori seguono un dictat, coltivare nel rispetto della natura e dei ritmi della terra per ottenere le migliori varietà di grano duro Simeto, Colosseo, Mongibello e Trinacria prodotto esclusivamente nelle aziende dei soci aderenti alla cooperativa. Lo stoccaggio differenziato per qualità e la bravura del mugnaio consentono poi, di miscelare sapientemente le diverse varietà di grano per ottenere dalla molitura una semola dalle caratteristiche qualitative sempre costanti e caratterizzata da un contenuto proteico elevato.
“È una scommessa che si rinnova ogni giorno”, afferma Pecorino, che racconta come la cooperativa Valle del Dittaino sia l’unica ad aver completato la filiera nel suo settore in Sicilia. “Il marchio Pandittaino per il consumatore indica garanzia della provenienza delle materie prime impiegate, degli aspetti igienico sanitari, la costanza della produzione, il soddisfacimento del palato e dell’olfatto, la comodità nell’utilizzo grazie alla lunga conservazione”. Ma anche nella valle “dorata” si fanno pandittaino_3.jpgsentire gli effetti dell’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime che si è registrato negli ultimi mesi.
“L’incremento dei prezzi è legato all’aumento del prezzo del grano – spiega il presidente della cooperativa – causato da deficit nella produzione in altri paesi. Questi aumenti, in un primo tempo sono stati assorbiti dai mulini e dalle industrie di trasformazione, ma adesso si sono riversati sui consumatori”. E in tema di prezzi, anche la distribuzione organizzata non lascia vivere sogni tranquilli. “Uno dei problemi che affrontiamo ogni giorno è anche quello legato al prezzo della distribuzione – spiega Pecorino – che assorbe circa il 40 per cento di ciò che il consumatore spende per acquistare un prodotto. Un fatto drammatico per un agricoltore. Per questo cerchiamo di mantenere rapporti chiari, di collaborazione, con i distributori che conoscono tutte le caratteristiche dei nostri prodotti, dalla qualità delle materie prime al rispetto dei lavoratori che li realizzano, e ci aiutano a promuoverli”. E in tema di promozione la cooperativa guarda al futuro anche organizzando per gli studenti visite guidate per far conoscere i vari aspetti della filiera. “L’educazione al gusto deve cominciare sin da piccoli – conclude Pecorino – e aiutiamo i giovani a riconoscere la qualità”.

Clara Minissale