Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 93 del 24/12/2008

>> A Menfi arriva il manager della globalizzazione

24 Dicembre 2008
Vito_Varvaro Vito_Varvaro

A Menfi arriva il manager

della globalizzazione

Basta guardare il curriculum per capire che il suo arrivo a Menfi non può essere casuale. Ha 54 anni, una laurea in Economia guadagnata a Palermo a ventidue anni, e poi una vita da manager in diverse aziende in giro per il mondo: amministratore delegato di Procter & Gamble e attualmente direttore operazioni e sviluppo del gruppo Della Valle, con un ruolo di guida e controllo sulla Tod’s. Insomma, Vito Varvaro non è un manager qualsiasi.

Fino a questo momento non si è mai occupato di vino. Come nasce quest’avventura?
“È legata alla storia familiare. La mia famiglia, dal 1850, aveva delle proprietà a Menfi. Mio padre faceva l’imprenditore agricolo e nonostante i suoi 84 anni continua a farlo, è stato tanti anni prima di me nel consiglio d’amministrazione di Settesoli. Lo considero in qualche modo un ritorno alle origini, la chiamata di Planeta e di mio padre Francesco è stata irresistibile. Non potevo non rispondere di sì”.

Il suo passato dice che di esperienza ne ha fatta tanta.
“Ho imparato che il problema è come organizzarsi per vincere nel mondo. Quest’anno ho cominciato questa avventura con Della Valle, il mio obiettivo è essere più forti su campo globale”.

Parla di globalizzazione. Chi fa vino non ama sempre questa parola.
“Globalizzazione e vino possono andare d’accordo. Il prodotto siciliano deve andare nel mondo, altrimenti non si va da nessuna parte. Le cantine hanno grandi possibilità, perché producono vino di alta qualità. La catena distributiva la conosco molto bene e posso dare una mano in tal senso”.

Quindi lei parla di globalizzazione nella distribuzione e non nella produzione del vino.
“Certo. Il vino siciliano ha grande qualità, il problema è come portarlo in giro per il mondo. Bisogna essere più sofisticati nel marketing e nei canali distributivi”.

In che direzione va il vino siciliano?
“Sto iniziando a studiarlo adesso. Sono un neofita. Mi sembra che lo spazio in Italia, per Settesoli, sia ancora tanto. Poi punteremo anche all’estero”.

È lei l’uomo del futuro di Settesoli, l’erede che Diego Planeta stava cercando?
“Non c’è nessun progetto adesso. La mia mission è anche quella di aiutare Diego a trovare il successore”.

Che vino beve?
“Non sono un grande bevitore di vino. Diciamo che sulla mia tavola c’è sempre una bottiglia di Settesoli…”.

 

Marco Volpe