Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 146 del 31/12/2009

LA MOSTRA Se vino fa rima con cultura

31 Dicembre 2009
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LA MOSTRA

All’esposizione “Il genio di Leonardo”, a Palermo, spazio alle etichette dell’azienda D’Alessandro di Agrigento. A far da sfondo le abitudini dei naviganti e il loro rapporto con il vino

Se vino fa rima
con cultura

Quando il buon vino esalta la cultura. In questi giorni e per tutto il mese di gennaio sarà possibile visitare la mostra “Il genio di Leonardo” all’interno dei saloni dell’Arsenale Borbonico – Museo del Mare di Palermo sorseggiando i vini dell’azienda agricola D’Alessandro.

Accompagneranno i visitatori la degustazione di tre vini della cantina agrigentina. In primis il rosso Syrah-Nero d’Avola dalla morbidezza avvolgente e che l’azienda d’Alessandro definisce “potente, ma allo stesso tempo naturalmente piacevole”. L’occasione per dare il via al connubio eno-culturale sarà la conversazione dal titolo “Il vino a bordo, da Leonardo ai giorni nostri”, che sarà tenuta da Pietro Maniscalco, presidente del Museo del Mare.
In degustazione anche il bianco Grillo dal tocco morbido ed il blend Catarratto-Inzolia che richiamano alla mente profumi e sapori del territorio agrigentino. “Riteniamo questa collaborazione molto interessante – ha dichiarato Giacomo D’Alessandro, proprietario dell’azienda agricola – perché da sempre vino e cultura vanno molto d’accordo. Consideriamo l’occasione un ottimo mezzo di comunicazione”. Al Museo del Mare si potranno ammirare fino al 15 aprile prossimo, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e il venerdì, sabato e domenica anche dalle 19 alle 23 ben 70 macchine realmente funzionanti ricostruite con i materiali originali attraverso i progetti ideati da Leonardo da Vinci. I modelli del celeberrimo inventore e ingegnere sono stati realizzati a grandezza reale e spaziano nei settori più diversi: da quelli volanti a quelli per la guerra, dai dispositivi meccanici all’ingegneria civile. Le macchine, fedelmente riprodotte dai disegni contenuti nei Codici di Leonardo, sono state  ricostruite da abili  artigiani sotto la supervisione di esperti ingegneri e rappresentano molto del vasto repertorio di invenzioni leonardesche: la bicicletta, le famose macchine volanti venute fuori dallo studio del volo degli uccelli, i cuscinetti a sfera, una pianola portatile, un rudimentale paracadute. Si tratta di invenzioni che hanno avuto un ruolo fondamentale nel progresso dell’umanità e che hanno in comune il fatto di essere nate da un’intuizione di Leonardo.

Piera Zagone