Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 194 del 02/12/2010

LA MANIFESTAZIONE L’Etna e le sue Contrade

02 Dicembre 2010
andrea-franchetti andrea-franchetti

LA MANIFESTAZIONE

Riparte l’organizzazione per l’appuntamento che si svolgerà a marzo a Passopisciaro. Una cinquantina i produttori che hanno già dato la loro adesione

L’Etna
e le sue Contrade

L’Etna ed i suoi vini tornato a dare spettacolo. Sono una cinquantina i produttori che hanno aderito alla nuova edizione di Contrade dell’Etna.

La manifestazione enogastronomica che quest’anno è arrivata al quarto appuntamento si svolgerà il 21 marzo prossimo sempre all’interno della Cantina Passopisciaro a mille metri d’altitudine in provincia di Catania.
La manifestazione è nata con l’idea di riunire i produttori del vulcano più alto d’Europa per presentare in anteprima i vini delle singole Contrade che fanno parte dei tre comuni dell’Etna: Linguaglossa, Castiglione di Sicilia e Randazzo. I produttori faranno degustare il vino dei campioni di botte per esaltare le qualità e le peculiarità di ogni singola contrada. Fra i protagonisti di quest’anno ci sarà il Nerello Mascalese che prende il nome dal comune di Mascali. L’uva a pochi metri di distanza sui pregiati quanto famosi cru cambia di contrada in contrada a causa delle colate laviche di epoche diverse che hanno dato vita a terreni dalle caratteristiche uniche.
“Si tratta di una manifestazione che testimonia come negli ultimi anni l’Etna e l’interesse per questo affascinante territorio sia veramente rinato – ha dichiarato Andrea Franchetti, produttore toscano, ormai siciliano d’adozione perché patron dell’azienda Passopisciaro -. Appena cinque o sei anni fa, quando sono arrivato era tutto in uno stato di abbandono ed i produttori dell’Etna si sentivano già fortunati a poter commerciare le loro uve. Oggi le  cose sono molto cambiate”. Solo l’anno scorso più di 3000 visitatori hanno aderito alla manifestazione. Un successo sia Franchetti che l’Etna non hanno proprio voglia di rinunciare.

Piera Zagone