Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 194 del 02/12/2010

LA RICERCA Pausa pranzo, che tristezza

01 Dicembre 2010
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LA RICERCA

Tempi brevi per i pasti, un quarto mangia fuori casa e il 14 per cento pasteggia in piedi

Pausa pranzo, che tristezza

L’immagine tipica della famiglia italiana che si siede a tavola per mangiare resiste con fatica all’assalto del ‘mordi e fuggi’, anche se il poco tempo e le esigenze di lavoro hanno accorciato i tempi dei pasti e ormai una persona su quattro non rientra a casa.


Lo affermano i numeri della ricerca condotta da The European House-Ambrosetti su dati Nielsen-Barilla, secondo cui dei 105 milioni di pasti quotidiani consumati nel nostro paese il 24% è fuori casa, sempre più spesso anche con modalità atipiche per orario e tempi. La percentuale dei pasti in casa sale all’82% se si considera anche chi mangia da parenti o amici, mentre tra i luoghi esterni svettano i ristoranti-pizzerie (6%) sulle mense (4%), mentre il 3% degli italiani mangia in ufficio. Il 67% dei 25,5 milioni di pasti consumati fuori casa è concentrato nell’occasione del pranzo, che solo nel 30% dei casi è consumato tra le 13 e le 14. Anche le immagini dei pasti lunghi e complessi sono ormai solo un ricordo: il 73% dura meno di 30 minuti, e uno su quattro, sia in casa che fuori, dura meno di 20. Il 10% di chi mangia fuori impiega tra l’una e le due ore. Il 14% dei pasti fuori casa è consumato in piedi mentre il 15% seduti, ma non a tavola. Nel caso dei pranzi fuori casa si tratta prevalentemente di primi piatti (41%) e di secondi piatti (42%), con 1 milione di primi piatti pronti consumati fuori casa ogni giorno.