Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 195 del 09/12/2010

L’EVENTO/2 Premiati, ecco perchè

09 Dicembre 2010
best-premiati best-premiati

L’EVENTO/2

Le motivazioni dei dodici riconoscimenti Best in Sicily. Fattore comune l’eccellenza

Premiati, ecco perchè

Alcuni hanno inseguito e raggiunto un sogno, altri hanno dedicato tutta la vita alla propria attività, mentre c’è chi faceva tutt’altro e si è ritrovato a produrre enogastronomia d’eccellenza.

Tutti accomunati da un unico grande valore: la passione per il proprio lavoro. Per questo sono stati premiati da Cronachedigusto.it con il riconoscimento “Best in Sicily”. Ecco le motivazioni:

Arianna Occhipinti – Vittoria (Rg)
Miglior produttore di vino
Conosciamo il suo carattere: determinato e bastian contrario. Conosciamo i suoi rossi: interpretazioni autentiche del territorio. Non è neanche trentenne eppure ha già tante cose da raccontare tra i filari della sua piccola e grintosa cantina. Ci basterebbe che qualche centinaio di giovani siciliani fosse come lei. Cioè con la consapevolezza che il futuro è spesso tra le nostre mani.

Lorenzo Piccione – Chiaramonte Gulfi (Rg)
Miglior produttore di olio
Non si va a casa sua, a Chiaramonte Gulfi per assaggiare il suo olio. Ci si va per ammirare un paesaggio mozzafiato discutendo di letteratura e arte, di musica e filosofia. Tutte cose presenti nel suo bagaglio personale. Ed è un bene. Siamo convinti che la strada verso l’eccellenza sia più facile per chi ha la passione per il bello. Il suo extravergine noi lo consigliamo su una fetta di pane, la migliore merendina del mondo.

Rosario Floridia – Ispica (Rg)
Miglior produttore di formaggio
Custode del territorio con i pascoli, difensore della biodiversità con le mucche di razza modicana.
Ma anche artigiano eccellente perché con le sue mani modella forme dal sapore unico. Una vita dedicata al ragusano. E ad allevare e mungere senza soluzione di continuità. Lo faceva suo padre, lo faranno – e questo è importante – i suoi figli. I risultati sono incredibili come certi ragusani che sfidano il tempo diventando buonissimi.

Agostino Ninone Sebastiano – Mirto (Me)
Miglior macellaio
Se dite chilometro zero non lo impressionate. Per lui allevare e produrre è quasi la stessa cosa. Se dite tracciabilità per lui è una parola nuova solo nel suono ma non nel significato. Perché la sua è un’azienda a filiera corta, anzi cortissima. In un territorio come quello dei Nebrodi produce carne e salumi d’eccellenza grazie a una varietà autoctona come quella del Suino nero oggi in fase di grande rilancio. Ma c’è spazio per altre ghiottonerie. Prosciutti e involtini di carne sono i suoi testimonial più azzeccati.

Ottavio Guccione – Campobello di Mazara (Tp)
Miglior Fornaio
Sorriso disarmante, profumo di pane. Se lo incontrate con il suo furgone a fare le consegne di persona ai suoi clienti, non vi dimenticate di questa frase. Tra sorrisi e profumi conquistarvi è semplice. Ed è gioco facile per chi fa qualità a base di farina tumminia e tanta, tanta passione.
Era un bravo giocatore di pallamano ma con il pane ha realizzato il suo gol più bello.

Donna Carmela Resort – Riposto (Ct)
Miglior albergo – Premio speciale caraiba
Il nome più divertente è quello di botanic hotel. Non è un semplice slogan. Perché se decidete di soggiornarvi sarete immersi nel verde più verde dove però fa capolino anche l’azzurro del mare Jonio. Ma c’è di più. La cura dei dettagli è estrema, le stanze sono arredate ognuna in maniera diversa, l’arredamento è funzionale e piacevole. Uno scrigno d’accoglienza nato per la passione di una donna e per l’intraprendenza di una famiglia imprenditrice da sempre.

Antica Filanda – Capri Leone (Me)
Miglior ristorante – Premio speciale Caraiba
Un gioco di squadra che conquista i palati con la forza della materia prima e di una manualità collaudata. Dove il servizio funziona come un orologio svizzero. Non importa se i clienti sono due o duecento. Territorio, certo. Ma non  solo. Il menu spazia, la qualità è indiscutibile. Se poi vi trovate seduti tra bottiglie di pregio respirando aria di buoni sapori, difficile non restare stregati. Tutto questo nel cuore dei Nebrodi, zona della Sicilia tanto bella quanto sconosciuta.

Antica Pasticceria Don Gino – Bagheria (Pa)
Miglior Bar
In primo luogo l’accoglienza: ampio salone, arredamento moderno, colori sobri e le poltroncine dove sedersi in pieno relax in uno spazio di 400 metri quadrati. Poi il resto: i caffè espresso, i cappuccini, gli aperitivi. Un buon bar è tutto qui: nient’altro. Facile a dirsi, difficile a trovarsi.
Qualche volta spunta un’oasi. Noi l’abbiamo trovata. A pochi passi da Palermo. A garantire la qualità un papà che fa da direttore d’orchestra con tante figlie ad eseguire splendide musiche.

Caravanserraglio – Ragusa
Migliore Pizzeria – Premio speciale Caraiba
Si fa presto a dire pizza. Ed invece è proprio la fretta il principale nemico di una buona margherita. Ci vuole tempo. Per far lievitare bene la pasta servono anche 40-50 ore. C’è chi non ha fretta. La pazienza al servizio del gusto. Il resto è fatto da ingredienti di qualità e dal forno a legna. Già, la legna. C’è chi ne usa di tre tipi, quella del carrubo, quella dell’ulivo, quella dell’arancio. Ed ecco che bontà e fragranza saranno assicurate.

Antica Pasticceria Corsino – Palazzolo Acreide (Sr)
Migliore Pasticceria – Premio speciale Caraiba
La storia è dalla loro parte. Da oltre un secolo sfornano dolci e ghiottonerie. Un punto saldo per i golosi che amano la pasticceria del sud est della Sicilia. Mandorle, pistacchi e poi il miele, la farina, lo zucchero. Conditi da tanta passione e da un’identità come valore aggiunto. Non ci sono altri ingredienti da 111 anni. Semmai una certezza: queste delizie non ci abbandoneranno grazie a una staffetta tra generazioni. Il futuro è dolce.

Malfa – Salina (Me)
Miglior Comune per l’offerta gastronomica sul territorio
Vi facciamo una confessione: di tutti i premi che assegniamo ogni anno questo è il più difficile. Perché è il più ambizioso. Come si fa a trovare un comune siciliano che eccelle nell’enogastronomia? Non è facile anche perché siamo esigenti, molto esigenti. Quest’anno ce l’abbiamo fatta. Grazie alle isole minori. Ne abbiamo stanata una che profuma di gelsomino e brezza marina. Dove sono nati alberghi accoglienti e la ristorazione è in crescita. Inoltre ci trovate i capperi e i cucunci e un vino dolce, la malvasia, che definire nettare è riduttivo.

Nino Graziano
Migliore “ambasciatore” siciliano del gusto nel mondo
Difficile spiegare in poche righe i segreti di chi con i propri piatti ha conquistato il pianeta dei gourmet. Lui c’è riuscito. E qualche motivo ci sarà. Forse grazie anche alle sue proposte ricche di Sicilia. E adesso ai vip di mezzo mondo che frequentano i suoi locali di Mosca o Caracas non mancano mai le caponate o il macco di fave. Mente aperta e propensione al sorriso sono state le sue armi migliori assieme a una mano felice quando si trova tra i fornelli.