Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 196 del 16/12/2010

LA NOVITA’ Il primo centro per il caglio

16 Dicembre 2010
massimo_todaro massimo_todaro

LA NOVITA’

La struttura sarà inaugurata in Sicilia a Poggioreale (Trapani). Consentirà una produzione casearia di maggiore qualità e garanzia

Il primo centro
per il caglio

Nasce in Sicilia il primo centro per il caglio. Si tratta di un passo importante per la produzione casearia della regione.

La cagliata costituisce infatti il primo step per la produzione di tutti i formaggi. Avere dunque un centro per il caglio significa arrivare ad una produzione di maggiore qualità e garanzia, ma implica anche un risvolto in positivo nell’aspetto economico. “L’idea – spiega Massimo Todaro, presidente del consorzio per la tutela del formaggio Vastedda della valle del Belice – parte da un’esigenza specifica dei produttori di vastedda prevista dal disciplinare. La denominazione di origine protetta prevede infatti che tutte le fasi di lavorazione e i costituenti, per cui anche il  caglio, vengano prodotti all’interno dell’areale della Dop”.
Il centro, che verrà inaugurato a gennaio, sorgerà a Poggioreale: “E’ in fase di allestimento. – spiega Todaro -Verranno utilizzati dei locali  del Comune concessi in comodato d’uso al Consorzio che, grazie ad un finanziamento dell’assessorato regionale Agricoltura e Foreste, è riuscito a comprare tutte le attrezzature  necessarie per la lavorazione dei caglioli”.
Il Centro del caglio, prima struttura del genere da Roma in giù, verrà autorizzata dall’assessorato alla Sanità con il bollo CE. Grande dunque la soddisfazione da parte dei produttori di vastedda:  “Sono riusciti, con non pochi  sforzi economici, – commenta Todaro – a ristrutturare i locali del comune trasformandoli in un centro in  grado di produrre il caglio non solo per la zona del Belice ma per tutta la Sicilia. Un particolare ringraziamento – aggiunge – va al consigliere Lorenzo Pagliaroli, delegato del
Consorzio per il centro del caglio, che è riuscito in pochi mesi a realizzare le opere ottenendo tutte le autorizzazioni necessarie”.

Sandra Pizzurro