Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 198 del 30/12/2010

EVENTI Capodanno, 60 milioni di bottiglie da stappare

28 Dicembre 2010
spum spum

EVENTI

Calano le ceste regalo ma aumentano i doni con prodotti made in Italy

Capodanno,
60 milioni di bottiglie da stappare

 

Anche quest’anno c’è una gran voglia di bollicine per augurare sotto il vischio un 2011 migliore.

Lo afferma Giampiero Comolli, esperto del comparto ed ideatore dell’Osservatorio economico vini effervescenti, che sottolinea come tra il 25 dicembre e il 6 gennaio è previsto in Italia un consumo di 97 milioni di bottiglie di produzione nazionale (mentre saranno solo 4 milioni le bottiglie di champagne e Cava importate), per una spesa complessiva di 720 milioni di euro.  Ben 60 milioni di bottiglie saranno stappate nella sola notte di Capodanno, in linea con quanto avvenuto nel 2009. Piace sempre di più il regalo di una bottiglia di bollicine: meno cesti (un ulteriore -10% oltre al calo già registrato nel 2009), ma più monoconfezione rigorosamente made in Italy (+5%). Si conferma un calo di bottiglie stappate nei ristoranti e ai cenoni, scende il consumo fuori casa a tavola (-4%).  Le bollicine italiane conquistano intanto i mercati esteri e nei giorni di feste di fine anno voleranno 150 milioni di tappi (+10% rispetto al 2009) su un totale di 226 milioni di bottiglie esportate. Per il 98% saranno vini “spumeggianti” ottenuti con il metodo italiano di produzione che riguarda Asti e Prosecco, mentre il restante 2% riguarda il metodo classico Franciacorta e Trento doc.   «Emozioni e voglia di stare bene con gli amici – dice Comolli – sono le motivazioni d’acquisto di una bottiglia di bollicine. Nel mondo si consumano 2,6 miliardi di bottiglie di spumanti l’anno e l’Italia con 226 milioni di bottiglie è diventato il primo esportatore al mondo ».  Nelle festività di fine d’anno si stappano il 68% delle bottiglie consumate nell’intero anno. Negli ultimi tre anni sono stabili i consumi durante le feste di fine anno in Italia. Mentre negli ultimi anni è esploso del 100% il fenomeno della destagionalizzazione dei consumi: soprattutto in crescita il rito delle bollicine negli happy hours e winebar.