Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 48 del 14/02/2008

VINO & LEGALITÀ Bottiglie antimafia

14 Febbraio 2008
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    VINO & LEGALITÀ

vinolegalit_hp.jpgIl 27 la firma dell’intesa fra il Consorzio sviluppo e legalità e l’Istituto vite e vino per supportare la coltivazione dei terreni confiscati alla mafia. E al Vinitaly ci sarà uno spazio per la Cooperativa Placido Rizzotto

Bottiglie antimafia

Lo scorso anno ne avevano parlato tutti per un vino chiamato “Centopassi”, proveniente da uve coltivate sulle terre confiscate ai boss nella provincia di Palermo.

agueci_vino.jpgAdesso i giovani e i volontari della cooperativa sociale Placido Rizzotto – Libera Terra e della Cooperativa sociale Lavoro avranno dalla loro anche un supporto tecnico di tutto rispetto, quello dell’Istituto regionale della Vite e del Vino. Il 27 febbraio, infatti, sarà firmato il protocollo d’intesa fra Leonardo Agueci, il presidente dell’Irvv, e Nino Iannazzo, sindaco di Corleone ma anche presidente del Consorzio sviluppo e legalità che gestisce in beni confiscati alla mafia nel Palermitano.
“Aiuteremo la Cooperativa dal punto di vista tecnologico nei 140 ettari distribuiti fra Corleone, Camporeale, Partinico, mentre noi realizzeremo alcuni campi sperimentali – spiega Agueci –. Inoltre la coop avrà ancentopassi.jpgche uno spazio al prossimo Vinitaly”.
Centopassi é il nome dell’attività vitivinicola della Cooperativa Sociale Placido Rizzotto – Libera Terra e della Cooperativa sociale Lavoro e non solo, che operano sulle terre del Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità, con l’obiettivo di creare opportunità occupazionali ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità. E la linea di vini alla cui realizzazione ora collaborerà anche l’Istituto vite e vino è stata fortemente voluta da don Ciotti. Si tratta di una linea di vini che, in ogni suo elemento, dal nome all’etichetta, passando per i vigneti e la cantina in cui nasce, testimonia l’impegno civile di chi lo ha prodotto. Si tratta delle prime etichette prodotte interamente da beni confiscati ai clan mafiosi, dai vigneti reimpiantati dopo anni di abbandono. La linea Centopassi ha fatto il suo esordio lo scorso anno con due vini, più una serie limitata, con tutte le etichette realizzate dai ragazzi dell’Istituto di arti grafiche Bodoni di Torino, che hanno lavorato al progetto grafico e alla scelta del nome (dal titolo del film di Marco Tullio Giordana che racconta la storia di Peppino Impastato). I due vini sono intitolati a Placido Rizzotto, il sindacalista di Corleone ucciso dalla mafia: il bianco è un Catarratto in purezza; il rosso è un blend di Nero d’Avola e Syrah.
La Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra è stata costituita nel 2001 da un gruppo di giovani siciliani e gestisce in tutto 42 ettari di vigneto progressivamente reimpiantati.

Marco Volpe