Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 50 del 28/02/2008

VINO & LEGALITÀ Cento… sorsi contro la mafia

28 Febbraio 2008
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    L'ACCORDO

Firmata l’intesa fra Istituto Vite e vino e Consorzio sviluppo e legalità per dare supporto uva_legalit.jpgtecnico a quattro cooperative che operano sui terreni confiscati a Cosa nostra nel Palermitano

Cento… sorsi
contro la mafia

Un nuovo passo verso la legalità. Le istituzioni, ancora una volta, scendono in campo a fianco di chi lotta contro il sistema mafioso.

Questa volta tocca all’Istituto regionale della Vite e del vino che a Villa Malfitano, a Palermo, ha firmato un protocollo di intesa che darà luogo ad un rapporto di collaborazione con il Consorzio sviluppo e legalità, costituito nel 2000, che ha come scopo la gestione imprenditoriale dei terreni agricoli e dei fabbricati rurali confiscati alla mafia, mediante l’affidamento in concessione a cooperative sociali di nuova costituzione.
Del Consorzio fanno parte le cooperative Placido Rizzotto, Pio La Torre, e Lavoro e non Solo, che operano nel comprensorio di cui fanno parte otto Comuni: Altofonte, Monreale, San Giuseppe Jato, Camporeale, San Cipirello, Corleone, Piana degli Albanesi e Roccamena. I terreni agricoli coltivati a vite ammontano circa a cento ettari, tra vecchi impianti (Catarratto e Trabbiano) e i nuovi come il Grillo, Chardonny, Nero d'Avola, Perricone,Cabernet, Syrah e Merlot, suddivisi tra la Placido Rizzotto (60 ettari), la Pio La Torre (20 ettari) e Lavoro e non solo (20 ettari).
L’istituto fornirà servizi di consulenza ed assistenza all’attività agronomica, di ricerca, di sperimentazione e di laboratorio, e istituirà campi sperimentali. Inoltre favorirà la diffusione del marchio di legalità attraverso il sostegno delle iniziative promozionali, sia nel mercato nazionale che internazionale, attraverso le partecipazioni a fiere, convegni, degustazioni organizzate dall’ente. “Aiuteremo la cooperativa dal punto di vista tecnologico nei terreni distribuiti fra Corleone, Camporeale, Partinico, mentre noi realizzeremo alcuni campi sperimentali – spiega Leonardo Agueci, presidente dell'Irvv –. Il vino, da sempre immagine di una Sicilia positiva, da oggi sarà anche simbolo di riscatto e di lotta al sistema mafioso”.
Il primo appuntamento frutto del sodalizio sarà il Vinitaly 2008, dove le Cooperative potranno pubblicizzare la nuova etichetta della vendemmia 2007: un Catarratto in purezza, prodotto in edizione limitata (circa 15 mila bottiglie), che si va ad aggiungere alle altre due produzioni della linea Centopassi intitolate al sindacalista siciliano rapito e ucciso dalla mafia Placido Rizzotto: un bianco composto da Catarratto e Chardonnay, mentre il rosso è un blend al 50% di Nero d'Avola e Syrah.
«Il percorso di legalità avviato dalle cooperative ora troverà il suo posto sul mercato – ha detto il presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità e Sindaco di Corleone, Nino Iannazzo –. Lo spazio al Vinitaly ci darà l’opportunità di lanciare un messaggio che dalla Sicilia arriverà in tutto il mondo”. “Il vino è uno dei prodotti su cui puntiamo di più – ha continuato il presidente della cooperativa Palcido Rizzotto, Gianluca Faraone -. È il simbolo della rinascita di queste terre. Speriamo che possa crescere in qualità e in quantità ed essere apprezzato nel mercato nazionale e internazionale».
Grazie all’intervento dei fondi europei sui terreni, che erano di capomafia del calibro di Brusca e Riina, sorgerà, in tempo per la prossima vendemmia, anche una cantina di nuova fattura realizzata con circa un milione di euro tra fondi europei e regionali, e in estate un agriturismo, gestito dalla cooperativa Pio La Torre, a 5 chilometri da Corleone, a ridosso della splendida riserva di Gorgo del Drago. “Quando si parla di fondi europei c’è sempre il timore dell’ombra della malavita – ha detto Dario Cartabellotta, dirigente regionale dell’assessorato regionale all’Agricoltura -. I progetti realizzati dalle Cooperative rappresentano un modo per veicolare la legalità e lo sviluppo. Oggi le aziende per svilupparsi hanno bisogno anche del marketing oltre alla gestione del terreno nasce l’esigenza di essere traghettati sul mercato. Grazie all’intervento dell’Istituto si completa un ciclo di legalità”.

Ciro Frisco