Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 151 del 04/02/2010

IL BANDO Promozione, tutte le novità della 133

04 Febbraio 2010
Agueci-Leonardo Agueci-Leonardo

IL BANDO

Snellimento della burocrazia, più spazio alle singole aziende, finanziamenti più facili. Ecco cosa cambia nella misura del Psr

Promozione,
tutte le novità
della 133

Novità per la Misura 133 del Piano di Sviluppo rurale. Quattro punti, suggeriti da Istituto regionale della Vite e del Vino, Assovini e Consorzi, e poi ratificati dall’assessorato regionale all’Agricoltura che permetteranno un più facile accesso alla misura che concede finanziamenti ai consorzi e alle associazioni di produttori che investano sulla promozione del territorio.


L’obiettivo è quello di rendere più snello un bando che, seppur invitante per il settore in cui si va ad inserire, è stato poco utilizzato dalle aziende nella precedente pubblicazione, nel maggio scorso. Uno dei motivi dello scarso successo è stato, probabilmente, il fatto che la promozione finanziata dalla 133 riguarda i territori e non i singoli produttori ai quali, piuttosto, si fa espresso divieto di approfittare di questo tipo di pubblicità.Un divieto, per la verità, superato. Tra le novità, infatti, c’è la possibilità per le aziende di avere una propria visibilità all’interno del progetto. Sperando che questo possa invogliare i produttori, che comunque dovranno mettere di tasca propria una somma pari al trenta per cento del totale del piano di comunicazione approvato dalla Regione.
L’altro passo in avanti riguarda lo snellimento dell’aspetto burocratico. “Si darà la possibilità a chi presenta i progetti – spiega Leonardo Agueci, presidente dell’Irvv – di presentare delle autocertificazioni, sostituendo la montagna di carte previste dal bando”.
Le altre due novità riguardano la sfera economica. Da un lato c’è l’ammissibilità del contributo fin dalla fase della accettazione della domanda di finanziamento e non alla fine, come invece avveniva fino ad ora. Dall’altra parte la garanzia, o la fideiussione, potranno essere intestate alle singole aziende e non più alla associazione o al consorzio che spesso hanno dei bilanci minimi.

M.V.