Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 152 del 11/02/2010

L’UNIONE Slow Food, 60 in condotta

11 Febbraio 2010
susine susine

L’UNIONE

E’ il numero di agricoltori e allevatori che fanno parte del sodalizio che adesso riunisce Bagheria e Monreale. “Lavorare insieme è il miglior modo per sostenere il territorio”

Slow Food,
60 in condotta

È interamente composta da giovani la nuova condotta Slow Food “Conca d’Oro”, ufficializzata lo scorso venerdì a Bagheria. I soci sono 60, tutti agricoltori ed allevatori appartenenti all’area di Bagheria e Monreale. L’unione è stata promossa da Marilù Monte, produttrice del presidio Slow Food susine bianche di Monreale e da Giuseppe Castelli, fiduciaro della condotta di Bagheria.


“Lavorare insieme, unire le forze, è il modo più forte ed efficace per sostenere questo territorio straordinariamente ricco per le varietà di eccellenze che lo contraddistinguono. I nostri progetti anche se sono diversi si vanno ad integrare a quelli della storica condotta di Palermo, che invece lavora per programmi di sensibilizzazione e promozione rivolti alla comunità”.
A dirlo è Marilù Monte che spiega anche come la nascita della condotta sia stata fortemente voluta dalla nuova generazione di contadini e allevatori della zona che sentono su di sé la responsabilità di assumersi il compito di difendere la memoria delle tradizioni, dei valori della cultura agricolo pastorale del territorio extra urbano del capoluogo, e assicurare un futuro certo. “A questi giovani trentenni – dice – spetta la salvaguardare della sovranità alimentare e della biodiversità”. Così anche i progetti sono diventati comuni: dall’individuazione di presidi, al progetto Arca del Gusto, la Fondazione di Slow Food per la tutela delle biodiversità, alla formazione con i Mastr of Food. Il più urgente è la richiesta del presidio per due eccellenze di questo territorio: la Vacca cinisara, razza endemica, il cui latte viene utilizzato per fare il caciocavallo palermitano, menzionato già nell’Arca del Gusto; la gallina siciliana, dal caratteristico piumaggio verde e dalle zampe lunghe, le cui uova dal color bianco e le carni sono pregiate. Un obiettivo importante che non avrebbe seguito se non vi fosse l’apporto scientifico, come ribadisce Monte. “Entrambe le razze sono state selezionate grazie al contributo scientifico dei più importanti organi di controllo del territorio, quali l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo per la vacca cinisara e l’Istituto Zootecnico con la collaborazione del Parco ornitologico d’Orleans, per quanto riguarda la gallina siciliana. Questi avvalli sono il passo necessario e fondamentale per l’ottenimento del presidio, che non significa solo tutela della tradizione, ma anche della razza stessa”. Altro programma della neo condotta è che partirà a breve è la formazione dedicata al cittadino, agli operatori del settore ed alle scuole. Al riguardo annuncia la Monte: “Anche qui realizzeremo il progetto Orto in condotta. Il programma di educazione di Slow Food, già operativo in tutte le condotte italiane, che coinvolge i bambini ed anche la figura dell’anziano, rivalutandola e ridandole un ruolo fondamentale. All’anziano infatti è dato, il compito di gestire l’orto perché depositario della tradizione, ponte tra passato ed  futuro”. Previsti nel calendario delle attività anche i Master oh Food sul formaggio, olio e vino.

Manuela Laiacona