Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 154 del 25/02/2010

IL PROVVEDIMENTO In Sicilia l’aiuto disaccoppiato

25 Febbraio 2010
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IL PROVVEDIMENTO

Via libera della Regione dopo le richieste di Cia e Coldiretti. L’assessore Bufardeci: “Così vogliamo far fronte alle difficoltà del mondo della vitivinicoltura”

In Sicilia l’aiuto
disaccoppiato

Era da mesi in discussione, poi alla fine l’aiuto disaccoppiato, fortemente voluto da Cia e Coldiretti per alleviare il profondo stato di disagio dei viticoltori siciliani, è arrivato sulla pista di decollo.

“Abbiamo preso questa decisione – ha dichiarato l’Assessore regionale alle risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci – proprio per fare fronte alle difficoltà del mondo della vitivinicoltura. Il regime di aiuto potrà decollare dal 2011 e disporrà di una dotazione finanziaria di circa 40 milioni di euro”. Ora l’amministrazione regionale siciliana chiederà al ministero per le Politiche agricole l’attivazione del provvedimento e quest’ultimo, a sua volta, dovrà girare la richiesta alla Commissione UE. L’aiuto disaccoppiato viene erogato direttamente non sulla base della produzione bensì sulla superficie coltivata a vite dall’agricoltore. Essendo la dotazione finanziaria di 40 milioni di euro e considerando che la superficie vitata interessata all’aiuto sarebbe di 110.000 ettari, il contributo è calcolato in poco più di 360 euro ad ettaro. In Sicilia l’estensione media di un’azienda vitivinicola è pari a 1,7 ettari e ciò vuol dire che l’aiuto porterà nelle casse aziendali circa 500,00 euro. Maggiore sarà la superficie, maggiore sarà l’introito. Inizialmente il provvedimento doveva entrare in vigore a partire dal 2012, poi negli ultimi giorni è maturata la decisione in considerazione della crisi della vitivinicoltura regionale.
Infatti i prezzi del vino sfuso che ancora oggi rappresentano il 76% del totale produttivo regionale, a fronte del 24% confezionato (Fonte: Indagine 2007 D’Agostino Irvv), sono in caduta libera tanto che oggi un bianco comune si può acquistare all’ingrosso al di sotto di 20 centesimi. L’agroalimentare siciliano ha subìto dal 2008 al 2009 una perdita in valore del 35%, superiore alla media del 25% registrata da Eurostat a livello nazionale. Recentemente il presidente della Regione Raffaele Lombardo aveva dichiarato: “Si incentivi pure la vendita dei frigoriferi, ma si sappia che il grano, l’olio, le arance, il vino e i pomodorini oggi vengono venduti sul mercato ad un prezzo che è la metà dei costi di produzione”. Sempre a proposito della crisi dell’agricoltura siciliana, il presidente Lombardo e l’assessore Bufardeci hanno incontrato lo scorso 23 febbraio il sottosegretario Gianni Letta e il ministro per le politiche agricole Luca Zaia per rappresentare le difficoltà del settore e chiedere lo stato di crisi. Per effetto dell’impiego di buona parte della dotazione finanziaria per l’aiuto disaccoppiato, la quota destinata sia all’incentivazione per la vendemmia verde che i fondi per la distillazione sarebbe eliminata mentre rimarrebbero i 5 milioni di euro destinati alla promozione. 

A. G.