Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 154 del 25/02/2010

VERSO IL VINITALY Foti, ritorno al Vinitaly

25 Febbraio 2010
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VERSO IL VINITALY

L’enologo etneo con il suo consorzio I Vigneri sbarca alla fiera. “È arrivato il momento di mostrare la nostra realtà non soltanto negli appuntamenti dedicati ai vini biologici”

Foti, ritorno
al Vinitaly

I Vigneri al Vinitaly. Una scelta voluta quella di partecipare alla fiera veronese per sfruttare una vetrina internazionale e mostrare al mondo intero l’identità di questa realtà vitivinicola siciliana. Il consorzio dei Vigneri, di cui l’enologo Salvo Foti è responsabile, è nato nel settembre 2009, dopo 500 anni dall’ultimo tentativo di riunificare quei produttori etnei che vinificano secondo parametri univoci.


Il filo conduttore è in primo luogo la tecnica di viticoltura ad alberello, l’uso di strumenti non invasivi, il rispetto della tradizione e dei propri antichissimi vitigni, un approccio organico nel fare vitivinicoltura. Non solo biologico, ma tecniche di lavorazioni antiche come la macerazione nei tini di legno e la fermentazione con lieviti autoctoni senza termocondizionamento. Oggi il consorzio raggruppa ufficialmente quattro aziende, due dell’Etna, I Vigneri di Salvo Foti ed il Cantante, una di Caltagirone, Daino e l’azienda Ferrandes di Pantelleria. Vi sono però altre aziende che sono in procinto di entrare nel consorzio, come Tenuta di Castellano a Lipari e la Fattoria Romeo di Castello sullEtna. “La scelta di partecipare al Vinitaly è dettata dalla voglia di mostrare la nostra realtà ad una fiera molto importante, e non più soltanto a quelle dedicate ai vini biologici, che ormai raggruppano produttori che pur essendo certificati, spesso non applicano una filosofia biocompatibile su tutta la filiera produttiva” spiega l’enologo Salvo Foti “Noi ci consideriamo un po’ al di fuori della sempre più diffusa moda di produrre in biologico”. Ad ogni modo però i vigneti saranno presenti con una rappresentanza anche alla fiera “Vino vino vino” organizzata dall’associazione Vini veri. “Ma c’è anche una seconda ragione per cui abbiamo deciso di andare al Vinitaly, perché siamo stati supportati dall’Istituto regionale della vite e del vino, con cui ci sentiamo molto in sintonia, soprattutto per la scelta di dare forza alla territorialità dei prodotti, che per noi è un aspetto molto importante”. prosegue Foti. “In ultimo l’unione in consorzio ci ha permesso di poter fronteggiare le notevoli spese che la partecipazione alla fiera comporta, e che certamente non avremmo potuto fronteggiare da soli”. Il comun denominatore dei Vigneri sono le persone che lavorano in vigna, lo stretto legame con la terra indipendentemente dalla zona di produzione della Sicilia. Il successo, prima estero, poi italiano del consorzio ha portato i Vigneri ad essere oggi accomunati da un unico formato di bottiglia e di marchio, ma proponendo allo stesso tempo prodotti diversi sia per zona di produzione che per tipologia. Ogni produttore del consorzio mantiene così la propria identità, pur aderendo ad uno statuto specifico, ma unendosi può far conoscere il proprio prodotto nel mondo.

Laura Di Trapani