Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 42 del 03/01/2008

L’EDITORIALE Un 2008 con più coraggio e fantasia

03 Gennaio 2008

    L’EDITORIALE

Un 2008 con più
coraggio e fantasia

di Fabrizio Carrera

Gli auguri di buon anno per tutti quelli che ci seguono con affetto e costanza sono d’obbligo. Ma per un giornale on-line come il nostro, che si rivolge a curiosi e golosi non basta. Vorremmo dire qualcosa di più e spiegare cosa lasciamo alle nostre spalle, il 2007, che è appena finito puntando i riflettori sulla Sicilia, la regione in cui siamo nati e che resta il nostro territorio di riferimento.

L’enogastronomia, ed il mondo del vino in particolare, stentano a decollare. Proviamo a fare un po’ di autocritica. La ristorazione tocca punte di eccellenza nella provincia e in centri abitati che non ti aspetti, mentre nelle grandi città non riesce a stare al passo di tendenze e gusti. Il mondo del vino che tanto ha fatto negli ultimi anni sembra un po’ fermo. L’euforia della fine degli anni ’90 sembra ormai lontana. Sono nate nuove aziende, è vero, e noi siamo fautori del fatto che la frammentazione non deve essere per forza un male, anzi può diventare un volano, purché si ragioni tutti insieme e non si vada in ordine sparso. Sento dire spesso «fare sistema» ma oltre i proclami non si vede nulla. Il risultato è che il Nero d’Avola, il più importante vitigno siciliano non è riuscito a far coagulare interessi e prospettive nel nome dell’alta qualità. C’è troppo Nero d’Avola in giro con una forbice di prezzi che non giustifica tanta attenzione e anzi spinge tutto verso il ribasso: qualità e immagine vengono così fatti a pezzi. Insomma, un peccato perché temiamo che il treno per farci arrivare a destinazioni più ambite sia già passato. Pertanto il vino resta sempre un bellissimo biglietto da visita per la Sicilia enogastronomica ma siamo un po’ delusi. Non ce ne voglia nessuno ma secondo noi questa volta la politica c’entra poco. Piuttosto segnaliamo scarso coraggio e scarsa fantasia da parte degli stessi imprenditori. C’è un famoso produttore di vino che chiedeva di sapere in anticipo l’uscita di un articolo che lo riguardava su un quotidiano siciliano, «così lo compro», ha aggiunto. Eppure pensavamo che fosse spontaneo per un imprenditore di un certo calibro acquistare i suoi due-tre quotidiani al giorno per sapere come e dove va il mondo e anche la regione in cui si vive. Il fatto si commenta da solo.
Il mondo dell’olio sta crescendo seppur lentamente. L’eccellenza non manca, anzi siamo convinti che l’extravergine ci potrebbe dare importanti soddisfazioni nei prossimi anni. La Sicilia ha davvero parecchie carte da giocare. I consumi e le attenzioni verso l’olio di qualità cresce, un po’ meno le leggi perché ancora si tutela poco quello d’eccellenza. Anzi si fa di tutto per difendere le passate di pomodoro tanto che oggi è obbligatorio dire se si tratta di quello italiano o piuttosto se è made in China ma si fa ben poco per l’olio. Ci rallegra pensare che altri due formaggi siciliani, il Piacentinu ennese e la Vastedda del Belice, hanno ottenuto nel 2007 il marchio Dop: speriamo che funzionino i consorzi dei produttori altrimenti i vantaggi di un marchio di qualità si andranno a fare benedire. Noi, da parte nostra, torneremo a fine anno con il premio Best in Sicily 2009 per dare un riconoscimento all’eccellenza enogastronomica con nuovi nomi e speriamo nuove categorie. Anzi fatevi avanti a segnalarci nomi e località, ne terremo conto. E poi organizzeremo altri due-tre eventi per farci conoscere sempre di più dai siciliani. Cose gustose, com’è nel nostro spirito. Per vivere meglio. Scusate se è poco. Buon 2008.