Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 45 del 24/01/2008

DIARIO GOLOSO A Stoccolma dove “bio” comanda

24 Gennaio 2008
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    DIARIO GOLOSO

Nella capitale svedese tutto è concepito nel rispetto dell’ambiente. Una carrellata di suggerimenti su dove dormire nella “Venezia del Nord”: dal Clarion Stockholm nel minimalista swedish design al Nordic Light Hotel, nato da un progetto dell’architetto Rolf Lofvenberg
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A Stoccolma,
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Se diciamo “Stoccolma” voi cosa rispondete? “Ikea”, “Abba” e “Pippi Calzelunghe”?! Per fortuna la “Venezia del Nord”, formata da 13 deliziose isole bagnate dal Mar Baltico unite tra loro da ponti e gallerie, è molto di più.

Il progettista spagnolo Rafael Moneo l’ha definita “una delle città più belle del mondo anche per la qualità della sua architettura”; la capitale svedese vanta oltre 60 musei, case reali, ed una sindrome che prende proprio il suo nome. Ha una storia relativamente recente, risalente al 1250 quando, il politico Birger Jarl la fondò per scongiurare i saccheggi delle invasioni via mare; il perimetro delle mura si limitava alla piccola isola di Gamla Stan che, ancora oggi, è l’affascinante zona vecchia e custodisce dimore del XVIII secolo affiancate a più recenti palazzi neoclassici dai tipici colori iperborei.
stoccolma_2.jpgStoccolma è una città come “bio” comanda perché qui, tutto è concepito nel totale rispetto dell’ambiente e della natura; riciclabile ed ecologico sono infatti i dogmi fortemente radicati dello stile di vita e della tradizione del popolo scandinavo. Tollerante, cortese ed efficiente come ogni città del nord europa che si rispetti, visitarla è molto semplice; una tessera, la Stockholm Card (
http://www.stockholmtown.com>), con validità da 24 a 72 ore, comprende l’ingresso gratuito in 75 musei e attrazioni, giri in battello gratuiti per alcuni itinerari da aprile a dicembre, corse gratuite su tutti i mezzi pubblici, metropolitana inclusa, e sconti su visite guidate in autobus o battello.
Per sapere cosa succede in centro, quali i concerti in programma, eventi, e ogni altra informazioni sulle attività cittadine, è utile acquistare la rivista “What’s On Stockholm”; pubblicata una volta al mese durante il semestre estivo e ogni due mesi durante quello invernale, questa rivista è una vera fonte di ispirazione ed è facile da usare. In essa si trovano anche utili consigli per lo shopping o ristoranti, tutti i musei con orari di apertura e prezzi, ed una pratica mappa dove sono indicati i monumenti più importanti. Le informazioni sono in svedese e in inglese.
Tornando ai musei, c’è solo l’imbarazzo della scelta; tappa obbligata il Vasa Museum (www.vasamuseet.se). Commissionato nel 1625 dal re svedese Gustavo Adolfo e progettato dall’ingegnere olandese Henrik Hybertsson, il galeone da guerra “Vasa” rappresenta uno dei più grandi flop dell’ingegneria navale. Era il 1628 quando in una domenica d’agosto ed il Vasa era pronto per il suo viaggio inaugurale, che sarebbe servito anche come ritorno d’immagine per l’ambizioso re Gustavo Adolfo. Ma non fu così. Issate le vele e sparata la salva di cannone la maestosa e “minacciosa” nave da guerra affondò miseramente dopo qualche minuto di navigazione in una placida e assolata giornata estiva. Sulla parte opposta del Vasa Museet si trova invece il Museo Nazionale (
http://www.nationalmuseum.se/>). Al suo interno una vasta collezione di dipinti e sculture di straordinaria bellezza dei grandi maestri dal XVI al XX secolo quali: Rembrandt, Rubens, Boucher, Renoir, Degas e Gauguin.
Per l’alloggio, ce n’è per tutti i gusti e le tasche. Ottime e di elevato standard le catene alberghiere.
Sulla linea verde della metropolitana, fermata Skanstull, a 30 minuti dal cuore di Gamla Stan c’è il Clarion Stockholm Hotel (www.clarionstockholm.com). 532 camere per un hotel che rispecchia pienamente l’estetica minimalista dello swedish modern design; ampio e luminoso il suo atrio, così come la sala da pranzo con imponenti vetrate che si affacciano su un meraviglioso parco cittadino. Tutte le stanze sono inoltre dotate di sistema Wi-Fi e Pay Tv. I prezzi si aggirano intorno ai 226 euro per una standard room, ed ai 430 euro per la junior suite. Le international breakfast al buffet, incluse nel prezzo, sono curate nei minimi dettagli e ampia è la possibilità di spaziare fra uova strapazzate con bacon, prodotti da forno, formaggi e affettati di vario tipo, renna compresa. Importante da sottolineare è anche l’aspetto spiccatamente “candy” di questa città. Non ci è ancora ben chiaro se a causa del freddo, per carenza d’affetto, o anche solo per golosità ma è pressochè impossibile rimanere indifferenti davanti a ridondanti vetrine di caramelle gommose sinistramente colorate, liquirizie chilometriche, cioccolata di ogni genere e forma, e frutta secca ricoperta. Pensate che, se un calo di zuccheri vi cogliesse proprio nel cuore della notte, provvidenziali “negozi di convenienza” della catena nipponica 7-Eleven (www.7-eleven.com) sparsi per la città, restano aperti 24 ore su 24. Bibite servite in ciclopici bicchieri da un litro, hot dog arricchiti con salse di ogni tipo, e poi ancora patatine, snacks, pizze surgelate e creme al barattolo. Per fortuna a riportarci con i piedi per terra ci pensa l’affascinante mercato del Saluhall (www.saluhallen.com Östermalmstorg, 114 39); facilmente raggiungibile attraverso la linea rossa della metropolitana in direzione Östermalmstorg (uscita Östermalmstorg/Nybrogatan), ha sede all’interno di un edificio di mattoni rossi costruito nel 1888 per volere di tre facoltosi banchieri. Questo impero del cibo riflette oltre cento anni di buona cultura alimentare. Formaggi, carni, pesce, frutta e verdura, fiori, vini, confetterie, prodotti da forno e ristoranti tutti rigorosamente hi-profile, per un luogo dove l’accoglienza dei commercianti è fuori da ogni concetto di pura vendita.
stoccolma_3.jpgCinque stelle, storia affascinante e costi regali invece per il Grand Hotel (www.grandhotel.se). Con vista sul Palazzo Reale, fu costruito nel 1874 dal francese Régis Cadier ed è stato da allora pietra miliare notoria in tutta Stoccolma. Eleganza e tradizione nelle 376 stanze 42 delle quali suite con servizio in camera 24 ore su 24 e con prezzi a partire da 452 euro (colazione esclusa) per una Small, fino a 1.621 euro per l’Executive Harbour View Suite. Oggi il Grand Hotel è anche uno dei ritrovi più “in” della città; il suo famigerato The Veranda costituisce infatti la pausa Lunch per ospiti, uomini d’affari, e turisti pronti a socializzare davanti ad un buon piatto della tradizione svedese, godendo al contempo di una splendida vista sul porto e sul centro storico. Tradizione, qualità e innovazione sono invece le prerogative del Operakällaren (www.operakallaren.se), ristorante ad una stella Michelin, con una storia che risale al 1787 quando era ancora una piccola taverna situata nella cantina del teatro lirico Gustavo III. La sede attuale è la Royal Opera House, in una posizione privilegiata vicino al Palazzo Reale, al Parlamento e alle acque circostanti il parco Kungsträdgården. Consommé di fagiano in gelatina con tartufo nero Périgord, terrina di calamari con una vinaigrette di agrumi, cappone stile “bourguignone” con piccole cipolle, carote glassate aceto di vino rosso e salsa con pancetta, carpaccio di formaggio di capra con fichi e albicocche servita con gelato all’olio extra vergine di oliva, sono solo alcune delle proposte dello chef Stefano Catenacci (scuola Gualtiero Marchesi) che dal 1996 dirige le cucine del Operakällaren. La cantina è frutto di una accurata selezione, durata vent’anni, del direttore del ristorante Jean-Paul Bénèzeth; contiene vini provenienti da tutto il mondo e conta oggi oltre 1350 differenti etichette. 180 euro il prezzo medio a persona (vini esclusi). Altra stella Michelin nel 1997 per il Fredsgatan 12 (www.fredsgatan12.com) situato nella Royal Academy of Art, punto di riferimento culturale di fronte alla Casa del Parlamento, nel cuore di Stoccolma. Appartiene ad una catena che vanta ben 8 ristoranti tutti di differenti tipologie sparsi per la città: Fredsgatan 12, Fredsgatan 12 Studio, Fredsgatan 12 Terrassen, Fyran, Grill, Kungsholmen, Restaurangen™, e Le Rouge. La combinazione dei colori del Fredsgatan 12 è composta da tre differenti scale di verde che simulano i toni della primavera e dell’estate, mentre quelli del bar sono marroni scuri e ori autunnali. Il suo arredamento è rigorosamente d’ispirazione biologica come da tradizione scandinava arricchito da opere di artisti di fama mondiale come Mike e Doug Starn, Diti Almog, Estelle Thomson e Nahappan Kumari. Danyel Couet e Paolo Svensson sono invece gli ideatori dei due differenti menù degustazione: “tradizione” ed “innovazione”. Cavolfiore con caviale e storione, risotto con guanciale di vitello e barbera d'asti, ravioli con ostriche e di barbabietole da zucchero, tagliatelle di anatra selvatica con sesamo, zenzero e zucca con una spesa media, vini esclusi, di 122 euro a persona.

Marina Violetta Carrera
Francesco Pensovecchio

(1. continua)