Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 95 del 08/01/2009

LA TRASFERTA In Francia a cavallo della biodinamica

08 Gennaio 2009
guccione guccione

LA TRASFERTA

L’azienda monrealese di Francesco Guccione a fine mese sarà ad Anger per far degustare i suoi vini. “Ecco il nostro metodo e perché si distingue dal biologico”

In Francia a cavallo della biodinamica

Francesco Guccione ha fatto della biodinamica, quel metodo che invita a considerare come unico sistema il suolo e tutto ciò che si sviluppa su di esso, una ragione di vita. Sarà così presente ad Anger, in Francia, a fine mese per la riunione dell’associazione “Renaissance des Aoc“.

È qui che farà gustare i suoi vini, bianchi e rossi, prodotti appunto basandosi sul metodo della biodinamica. «La nostra cantina nasce nel 1995 – racconta Francesco Guccione (nella foto col fratello Manfredi), la cui azienda si trova a Monreale e produce anche ortaggi – e da subito abbiamo deciso di abbracciare questa concezione di agricoltura».
Una scelta certo non facile, «ma vogliamo distinguerci sul mercato – spiega – per l’onestà del prodotto». Parole precise «ma che – puntualizza Guccione – non mirano ad offendere nessuno». Il suo intento insomma è solo quello di spiegare ciò che muove il metodo basato sulla biodinamica e ciò che lo contraddistingue dagli altri, ad esempio dal biologico. «In quest’ultimo si usa la gomma arabica, nei nostri vini è assolutamente bandita», afferma. “Il vino si fa tra cielo e terra” potrebbe dunque essere la frase per spiegare l’essenza del metodo nato nei primi del ‘900. L’ideatore è il filosofo esoterista austriaco Rudolf Steiner. La sua tesi è che il mondo è troppo inquinato. È dunque necessario un cosciente intervento umano per ristabilire gli equilibri naturali. Da qui l’uso di specifici preparati naturali e l’applicazione di alcune regole, come quelle contenute nel calendario delle semine. Calendario che nasce dalla relazione tra coltivazioni e posizioni della luna.
Guccione sarà l’unico siciliano presente in Francia. I suoi vini vengono esportati in Giappone, Germania, Spagna, America del Sud. «Oltre ad avere anche acquirenti siciliani», aggiunge. Accanto a lui ci saranno imprenditori provenienti da tutto il mondo che utilizzano lo stesso metodo. Esiste infatti un marchio collettivo ed internazionale, Demeter, ed un sistema di controllo con ispezioni relative all’effettiva applicazione del disciplinare.

Sandra Pizzurro