Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 199 del 06/01/2011

LA SAGRA Sfince per tutti

06 Gennaio 2011
Sfince-di-Prescia Sfince-di-Prescia

LA SAGRA

Alla manifestazione che si svolge il 6 gennaio a Montelepre ci saranno anche quelle senza glutine per i celiaci. Ed ecco tutte le varianti

Sfince per tutti

Al via il 6 gennaio la tradizionale sagra della sfincia a Montelepre, nel Palermitano. E da quest’anno si potrà leccare i baffi anche chi fino ad ora della frittella siciliana ha solo sentito l’odore.

Per la gioia dei celiaci, infatti, sarà “inaugurata” la sfincia senza glutine. I cuochi dell’associazione Atma, che hanno organizzato la decima edizione della sagra, prepareranno il tradizionale dolce con ingredienti specialistici per celiaci, senza glutine per poter finalmente far conoscere la dolcezza della sfincia a tutti.
Non mancano le altre gustose novità: infatti saranno presenti anche altre varianti, oltre alla sfincia originale, preparata con farina, acqua, latte e lievito.
Ci saranno quelle realizzate col riso, le patate lesse e le zucche passate a setaccio per l’impasto: ingredienti utilizzati al posto della farina con lo stesso procedimento della ricetta tradizionale. L’alternativa veniva utilizzata nei periodi di grande povertà e carestia, quando nel paese era difficile reperire l’importante bene di prima necessità. La specialità del dolce tipico monteleprino preparata in occasione della sagra, è stata sempre chiamata “sfincia di prescia”, per i tempi minori che si impiegano nella sua preparazione. In questo caso, il procedimento è diverso rispetto alla preparazione delle semplici frittelle. L’impasto con il latte, lo zucchero, la  cannella e lo zafferano, niente lievito questa volta, viene lavorato velocemente in tegame per evitare che si attacchi alla pentola. Lo stesso impasto viene poi riversato in uno “scanaturi” , una piattaforma di legno. A questo punto si aggiungono le uova al composto che viene lavorato a mano per formare delle piccole sfince a forma di fiocco.
Ma è comunque quella tradizionale ad aver anche preso il volo per gli Stati Uniti, e a farsi conoscere nel mondo. Il dolce fritto e preparato con ingredienti poveri  che, un tempo, nel periodo natalizio le nonne realizzavano per imbandire la tavola nei giorni di festa, si preparano con un impasto di farina, latte, acqua e lievito; si ricavano con l’aiuto di un cucchiaio, si  immergono nell´olio bollente e appena raggiunta una frittura dorata,  vengono addolciti con una spolverata di zucchero e cannella.

Aurora Pullara