Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 200 del 13/01/2011

L’APPUNTAMENTO Winett T&T Export: ultimo appello

13 Gennaio 2011
shah shah

L’APPUNTAMENTO

L’evento, organizzato dall’Istituto Vite e Vino, dal 16 al 18 marzo per mettere in contatto aziende siciliane e buyers. Per partecipare all’evento c’è tempo fino al 31 gennaio. Ecco quanto costa

Winett T&T Export:
ultimo appello

C’è tempo sino al 31 gennaio per partecipare al ‘Winett T&T Export Sicilia’, l’evento promosso dall’Istituto regionale della Vite e del vino, che vede tra gli organizzatori la giornalista Michèle Shah (nella foto).

Una tre giorni, dal 16 al 18 marzo, durante la quale le aziende vitivinicole siciliane avranno la possibilità di venire a contatto con buyers internazionali e farsi conoscere da importanti giornalisti del settore.
Sul sito dell’Irvv sarà così possibile leggere modalità e condizioni di partecipazione. Mille e cinquecento euro è il costo al quale va sommata anche l’Iva. “Una commissione di Irvv e Mgs, ovvero l’ideatore e gestore della formula Winett T&T–Global – spiega Dario Cartabellotta, il direttore generale dell’Istituto – valuterà l’adeguatezza dei requisiti richiesti. In primis, la necessità di presentare ai buyers internazionali intervenuti una rosa rigorosamente eterogenea di produttori sia per provenienza, ossia area geografica, che per tipicità di prodotto”. Ma non solo, l’azienda deve essere autonoma nella capacità di dotarsi delle necessarie certificazioni all’export. Deve possedere gli strumenti idonei per garantire gli adeguamenti dell’etichettatura per i diversi mercati internazionali. Deve avere a disposizione personale in grado di confrontarsi con competenza con gli operatori commerciali dei diversi mercati internazionali ed infine  possedere materiale di comunicazione e promozione nelle principali lingue internazionali adeguato per presentare la produzione enologica. “L’Irvv – conclude Cartabellotta –  sarà al fianco di quei produttori che vogliono competere nei mercati internazionali attraverso adeguate azioni di formazione”.

Sandra Pizzurro