Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 12 del 07/06/2007

L’INCHIESTA: Pomodorini, gli italiani non badano a spese

06 Giugno 2007
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    L'INCHIESTA

Secondo un’indagine di mercato i consumatori non ricordano i prezzi e sarebbero disposti a pagare molto di più per quelli col marchio Igp. Fra le tipologie tira più di tutti il “ciliegino” di Pachino
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Pomodorini,
gli italiani
non badano a spese

La parola “Pachino” presente sulle confezioni o sulle cassette contenenti i pomodori Igp di Pachino incide parecchio sulla scelta del consumatore. È uno dei dati che emergono da un'indagine di mercato iniziata un anno fa che ha visto intervistate 703 persone di 5 regioni italiane (Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto). 

L'indagine è stata commissionata dal Consorzio di tutela della perla rossa pachinese con il cofinanziamento della Regione Siciliana e realizzata da Risorsa Cliente, società di consulenza e servizi di marketing di Ragusa, in collaborazione con l'Università di Foggia e la Sata, una società di assistenza tecnica di Alessandria. L'indagine ha riguardato da un lato gli addetti ai lavori, coinvolgendo 18 strutture della grande distribuzione organizzata e 4 del mercato all'ingrosso, e dall'altro i consumatori, ai quali sono state chieste abitudini di acquisto, tipologie consumate, modalità di consumo e motivazioni della scelta, con particolare attenzione al prezzo. “Nella crescita del mercato dell'Igp Pachino – spiega Marco Schembari, amministratore unico di Risorsa Cliente – la grande distribuzione organizzata avrà un ruolo predominante; particolare attenzione va rivolta alle strutture distributive indipendenti, che hanno maggiore elasticità gestionale, indispensabile per collaborare attivamente con il produttore e sviluppare progetti comuni. Gli altri canali commerciali, come, ad esempio, i negozi specializzati, ad oggi sono poco rappresentati, ma hanno comunque grosse potenzialità per sviluppi futuri”. Tra le tipologie di pomodori consumati dagli pomodorini.jpgintervistati prevale il ciliegino, con un indice di penetrazione pari a circa il 70%, seguito dal rosso a grappolo e dal San Marzano. Il consumatore preferisce di gran lunga scegliere da se il prodotto, piuttosto che acquistarlo confezionato, e l'aspetto visivo, in particolare il colore ed il grado di maturazione, è un parametro di scelta fondamentale. Il sapore e gusto incidono sulla scelta, ma il fattore limitante è l' informazione sul prodotto e come questa informazione viene veicolata. Nell' indagine è stato a tal fine utilizzato un elemento di comunicazione relativo alla dolcezza del prodotto: questo elemento, se combinato con il termine Pachino, incide positivamente nel veicolare le scelte del consumatore. Relativamente al prezzo d' acquisto, è interessante notare che solo il 28% dei consumatori ricorda il prezzo finale dell'ultimo pomodoro acquistato. Per quanto riguarda il termine Igp, infine, questo è conosciuto solo dal 31% del campione, ma il consumatore è disposto a pagare fino al 66% in più per un prodotto che abbia il marchio di qualità IGP, se questo è legato al termine Pachino.



Gianna Bozzali