Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 64 del 05/06/2008

QUI MILANO Torna alla natura… e ai sapori tipici

04 Giugno 2008
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    QUI MILANO

Viaggio sui Piani dell´Avaro in cerca di funghi e tranquillità. E in mezzo al verde il Rifugio coi piatti tradizionali dello chef

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alla natura…
e ai sapori tipici

Le distese di prati e boschi, i laghetti luccicanti, gli ampi pascoli di greggi, i ghiacci che cominciano a sciogliersi dalle nevi invernali, i ruscelletti che scendono giù a valle, gli uccellini che inondano i luoghi di canti autentici: questa è la natura ancora meravigliosa che attornia le piccole baite sparse qua e là e l´attività di contadini e pastori di questo luogo di haidiana memoria.

Niente traffico, niente prodotti contaminati da smog e polveri sottili, ma solo tanta, tanta natura: ed è passeggiando per questi posti che si immagina quasi di trovare un nonno, grande e grosso con la barba bianca, che coccola la sua nipotina, che le offre il formaggio fresco fatto in casa, il latte appena munto e la carne fresca, facendola correre a piedi nudi fra i campi verdeggianti, tra ruscelli e boschi di montagna. No, non è un cartone animato: siamo sui Piani dell'Avaro, in piena Val Brembana, solo a un´ora da Milano. In questo posto leggendario, in cui si racconta vivesse un uomo che non amava essere tanto generoso a tal “punto che la gente aveva preso a chiamarlo Avaro o peggio, Avarù”, ci si può sbizzarrire a cercare funghi freschi, andare per boschi e per pascoli. La leggenda vuole che fu proprio questo avaro che, avendo stipulato un patto con il Diavolo in persona al quale vendeva la sua anima per scommessa, rese nuovamente verdeggiante con il suo coraggio e con un pizzico d´astuzia il monte. paleni_64.jpgEd è qui, tra Valli Averara e Stabina, che ancora oggi si possono gustare i sapori tipici di una volta: c´è un rifugio, adibito a ristorante e albergo, che, posto a 1.700 metri di altitudine, oltre che ad offrire un meraviglioso panorama “pieno di neve” d´inverno e di prati e laghetti d´estate, riporta in un mondo culinario che difficilmente si trova in città. Il Rifugio dell´Avaro, gestito a conduzione familiare da Oscar Paleni, chef ancorato alla tradizione e alle antiche usanze per riportare in tavola l´autenticità dei prodotti tipici e Dop, propone, quindi, piatti con cacciagione, cosce di rane trifolate, pizzoccheri alla valtellinese (con farina di grano saraceno e formai de mut), risotto con funghi porcini, casoncelli alla bergamasca (amaretti, uvetta e pancetta) fatti a mano, spazzle con broccoletti, panzerotti alla napoletana, fagottini ai finferli e burro versato, arrosto di vitello al forno, stinco di maiale al forno, stufato di cervo, bocconcini di capriolo, lumache trifolate, cotechini alla piastra, polenta taragna e dolci fatti in casa. Tra i vini, spillati al momento e mantenuti attraverso un impianto a fusti che ne mantiene inalterato il prodotto, il Cabernet 12,5 gradi. Lo chef, Oscar Paleni, innamorato del posto, afferma: “Sono scappato dal centro cittadino perché non sopportavo più i ritmi frenetici: in città si viaggia ad un ritmo troppo veloce e non si riesce nemmeno ad avere un rapporto umano con le persone. Qui, poi, nel mese di settembre, viene organizzata un´importante manifestazione sui funghi porcini (Boletus edulis) che attira tantissimi visitatori: è un piacere per noi “Fungolandia”, perché arrivano tante persone da varie località lontane e vicine e noi ristoratori possiamo far gustare a prezzi molto modici menù a base di funghi. Il nostro rifugio ha anche camere confortevoli per ospitare quanti non sono sazi di una sola giornata di montagna pura.” Di seguito una ricetta suggerita dallo chef.

Lumache in umido

Ingredienti:
50-60 lumache sgusciate (circa 500-600gr)
1 spicchio d´aglio
1 cipolla
100gr di pomodoro pelato
200gr burro
Sale q. b.
Pepe, spezie composte
1 bicchiere di vino bianco

Procedimento:
Mettere un po´d´olio e il burro in una pentola. Aggiungere la cipolla e farla rosolare. Mettere le lumanche e lasciare cuocere per 5 minuti circa. Bagnare il tutto con il vino bianco e lasciare evaporare 2-3 min. aggiungere pomodoro, sale, spezie e pepe. Coprire e lasciare sul fuoco lento per 15-20 min. allungare con un po´ di brodo qualora il composto fosse troppo denso. Aggiungere prezzemolo e aglio e mettere sul fuoco per altri 2-3 min. Servire caldo.

Rita Vecchio

Albergo Rifugio Monte Avaro
Loc. Piani dell'Avaro – 24010 Cusio (BG)
Tel.: 0345.88270
Orari: 12-15, 19-21. Giorno di chiusura settimanale: lunedì.
Email: info@rifugiomonteavaro.bg.it
Website: http://www.rifugiomonteavaro.bg.it/>