Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 65 del 12/06/2008

LA VISITA E la Sicilia conquistò i canadesi

11 Giugno 2008
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    LA VISITA

I delegati del Monopolio dell’Ontario in trasferta per assaggiare i vini dell’Isola. Il responso: “Grande vino_65hp.jpgqualità”. Al via iniziative per la promozione

E la Sicilia
conquistò i canadesi

“Estremamente soddisfatti della qualità dei vini degustati, degli imprenditori conosciuti e delle cantine visitate”: questo il giudizio espresso dalle massime cariche del monopolio dell’Ontario in visita in Sicilia grazie alla missione organizzata dall’Ice (con le sezioni di Toronto, Roma e Palermo) e da Assovini.

Il tour – che si è svolto dal 24 al 31 maggio ed unica tappa italiana della trasferta – ha consentito alla delegazione canadese, interessata a migliorare la presenza nei propri scaffali dei vini provenienti dal Sud Italia, di farsi un’idea circa le enormi potenzialità del continente vitivinicolo siciliano. Dai giudizi espressi dai rappresentanti dell’Lcbo è emerso che i vini siciliani degustati si accompagnano molto bene al cibo e pertanto hanno un potenziale enorme in Ontario; molti vini – cantine – imprenditori siciliani hanno “storie” importanti da raccontare al pubblico canadese; l’universo vinicolo siciliano sconta un difetto di barrique_65.jpgconoscenza/apprezzamento da parte dei consumatori canadesi che può essere superato con investimenti promozionali; la specializzazione di numerose cantine dell’Isola sui vini di fascia medio-alta rende necessario un investimento promozionale pluriennale collettivo focalizzato sulla catena vintage.
E così il responsabile del Vintage dell’Lcbo ha offerto la disponibilità dei monopoli a programmare attività promozionali congiunte con l’Ice, produttori e Regione per migliorare l’immagine dei vini siciliani in Ontario; la forza dell’euro sul dollaro canadese rende impegnativa la partita per tutti i produttori siciliani ed, in particolare, per le cantine specializzate sui grandi volumi/prezzi competitivi.
Altrettanto entusiasta il bilancio tracciato dalle 20 aziende Assovini che, selezionate dagli stessi rappresentanti canadesi, hanno ospitato la delegazione.
Per Giacomo Gravina, responsabile tecnico e gestione organizzativa dell’azienda vinicola Benanti, questa visita ha aiutato a superare quello che costituiva un ostacolo nell’intrapresa di rapporti commerciali, vale a dire la diffidenza.
“La missione di incoming – spiega Giacomo Gravina – è stata molto importante e significativa. Riteniamo, infatti, che nonostante sia la nostra azienda che i nostri vini abbiamo già da qualche anno raggiunto visibilità e notorietà di primordine, è altresì vero che in alcuni Paesi la percezione di aziende siciliane fosse di parziale sfiducia. Questo si evince dal tipo di ordini che ci venivano richiesti; molto limitati nei quantitativi e solo per poche tipologie di vini. I responsabili dell’Lcbo hanno potuto constatare di persona la bontà e la serietà di aziende come la nostra. Durante la visita sono stati approfonditi temi relativi alla fase di sdoganamento ed alcune interessanti ipotesi commerciali. Ribadiamo il nostro pieno appoggio ad incoming di tale livello e ringraziamo Assovini per questa interessantissima opportunità”.
Secondo Mariangela Cambria, responsabile Marketing di Cottanera, il mercato canadese rappresenta un mercato importante da non sottovalutare e da tenere in grande considerazione per la crescita e la conoscenza del vino siciliano nei mercati internazionali. “La delegazione canadese è rimasta colpita dai vigneti, perfetto esempio di una viticoltura eroica tramandata negli anni, e dai terreni di natura lavica, sciolti e ricchissimi di elementi minerali, caratteristici dei suoli di origine vulcanica. Nella degustazione dei vini, entusiasmante è risultato l’assaggio dell’Etna rosso Doc Cottanera, ottenuto nel rigoroso rispetto di quei parametri che la stessa Doc esige per tutto il territorio”.
Promuovere il vino siciliano in Canada con campagne promozionali organizzate da pool di produttori con l'intervento pubblico è un’esigenza manifestata da Antonio Rallo titolare e Direttore Commerciale Italia- Estero di Donnafugata
“Il Canada, nel vino di qualità, è un mercato che continua a crescere con risultati lusinghieri ed importanti per la Sicilia. I nostri vini – spiega Antonio Rallo – sono molto apprezzati ed hanno saputo catturare l’attenzione dei winelover. La delegazione del Lcbo del Monopolio dell’Ontario ha avuto modo di visitare la nostra azienda e di degustare le nostre etichette, anche su più annate. Un’opportunità fantastica per far conoscere la longevità dei rossi siciliani ma anche quella dei bianchi più strutturati. Ontario, Quebec, Alberta sono gli stati in cui il vino italiano ha consolidato un suo ruolo nella fascia medio-alta. L’Italia e la Sicilia del vino di qualità devono investire in comunicazione e marketing su questi paesi, prendendo esempio da quanto stanno realizzando i produttori dell’Australia, con grandi campagne di informazione e promozione”.
bottiglie_65.jpgPer Francesca Planeta grazie a quest’incontro i rappresentanti dell’Lcbo hanno compreso l’importanza di considerare la Sicilia come un continente vitivinicolo da far conoscere per la qualità e professionalità che hanno riscontrato. “Alla ricerca di regioni vitivinicole da lanciare e far conoscere al mercato – spiega Francesca Planeta – la Sicilia li ha sorpresi e sarà una priorità nelle loro prossime iniziative. Hanno espresso l’intenzione di voler fare una promozione Sicilia con tanti produttori, proprio perché l’Isola ha grosse potenzialità pari a regioni più conosciute quali Toscana e Piemonte”.
Per Antonio Virando, responsabile export della Tasca d’Almerita, questa missione di incoming ha dato ai produttori la possibilità di incontrare i rappresentanti dell’Lcbo nelle rispettive realtà produttive. “La visita a Regalali si è svolta in modo soddisfacente per la nostra azienda. L’attenzione dei rappresentanti del monopolio dell’Ontario è stata altissima e la discussione susseguente molto interessante; in ogni caso abbiamo avuto la possibilità di far conoscere la proprietà e molto a fondo i vini della Tasca d’Almerita. Indipendentemente dal nostro interesse sono certo che avranno sviluppato un’idea molto più positiva sulla produzione siciliana in generale”.
Per Marilena Barbera titolare delle Cantine Barbera il mettere a contatto diretto la delegazione canadese con le aziende, far vivere loro il territorio di produzione, può essere un’esperienza altamente positiva e qualificante per meglio comprendere le diverse realtà produttive. In questo modo hanno anche la possibilità di approfondire la conoscenza delle aziende al di là degli aspetti più strettamente commerciali.
Estremamente positivo anche il bilancio tracciato da Leonardo Nicotra, Agostino Adragna, Daniela Tanasi, Ruggero Rizzuto e Roberta Urso.
Secondo Leonardo Nicotra, sales and marketing manager della Caruso&Minini, l’utilità di questa missione è sintetizzata dalla possibilità di interloquire con autorevoli rappresentanti dell’Lcbo al fine di verificare se e in che modo l’offerta dell’azienda possa essere coerente con gli obiettivi del monopolio.
Per Daniela Tanasi di Feudo Maccari la visita ha consentito uno scambio importante di informazioni e ha permesso di presentare al meglio la loro realtà aziendale e i loro prodotti ad alcuni rappresentanti del monopolio di un mercato strategico qual è quello canadese.
Soddisfatto dell’incontro anche Agostino Adragna dell’azienda Fondo Antico. “Gli interlocutori canadesi – afferma Adragna – si sono mostrati molto interessati ai nostri vini e ad un eventuale inserimento nel mercato dell’Ontario”. Per Ruggero Rizzuto dell’azienda Rizzuto-Guccione i rappresentanti dell’Lcbo sono stati i primi a firmare il libro delle visite della cantina che sarà inaugurata a breve. “La delegazione ha mostrato interesse alla proprietà, ai vini, alla conduzione dei vigneti e al packaging di alcune nostre magnum estremamente innovativo”.
Molto valida ha giudicato l’iniziativa Roberta Urso responsabile comunicazione delle cantine Sottesoli.
“Questo tipo di missioni – spiega Roberta Urso – consentono di raggiungere diversi obiettivi: da un lato danno la possibilità agli operatori esteri di approfondire la conoscenza del mercato; dall’altro permettono alle aziende di poter avviare accordi di collaborazione commerciale, presentare nuovi prodotti ma anche ricercare agenti e distributori”.

C.d.G.