Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 65 del 12/06/2008

DIARIO GOLOSO In Austria il gol diventa gola

11 Giugno 2008
copia_di_simbolo_europei65.jpg copia_di_simbolo_europei65.jpg

    DIARIO GOLOSO

copia_di_simbolo_europei65.jpgAncora un viaggio nelle città degli Europei di calcio. Da Vienna a Salisburgo, ecco i migliori ristoranti e le specialità

In Austria il gol diventa gola

Sulla cucina austriaca la critica è leggermente più complessa rispetto a quella svizzera. In via preliminare, potremmo insinuare che dopotutto non esiste in quanto mix mitteleuropeo.

Tuttavia, partendo proprio da Vienna, la cucina è sicuramente quella che si distingue con numerose specialità, appunto qualificate in patria come “viennesi”. Capitale di un impero, a cavallo tra centro ed est Europa, Vienna ha saputo fare tesoro dei numerosi influssi provenienti da varie parti, compresa la Turchia e le regioni alpine-tirolesi. Canederli di fegato, Wienerschnitzel hanner65.jpg(cotolette panate), birra, Tafelspitz (bollito di manzo con mele, patate e salsa al rafano), pasticceria, Sacher Torte, caffè, Strudel di mele e Mozartkugeln (i cioccolatini perfettamente sferici così chiamati in onore di Mozart, che lo sfortunato compositore però non conobbe mai) sono alcune delle golose specialità. Anche il vino ha nel Burgenland e nella vicina Wachau delle vette assolute di qualità con prodotti propri, potremmo citare il vitigno Grüner Veltliner.
Prima di segnalare i migliori nelle città sedi degli Europei di calcio, vediamo chi sono i primi della classe. Iniziamo da Heinz Hanner, primus inter pares, del Ristorante Hanner (Mayerling, 1 – tel. 02258.237841 – www.hanner.cc ) a Mayerling, poco meno di 40 km a sud di Vienna, tra i obauer.jpgboschi del Wienerwald. Fegato d’oca alla liquirizia e mela, e gamberoni reali al fumo di rosmarino sono esempi di una cucina che si muove inesorabilmente verso la “molecolare”. L’ambiente è ultramoderno, la carta dei vini monumentale. A poco meno di un’ora a sud di Salisburgo, siamo quasi sulle montagne, due nomi rivaleggiano per classe. A Werfen, Karl e Rudolf Obauer (Markt 46 – Werfen – tel. 06468-52120 – www.obauer.com ) seguono con passione meticolosa le creazioni del loro locale cercando la materia prima negli immediati dintorni. Tra i loro piatti, lo Strudel alla Trota e l’agnello di Werfen.
Johanna Maier è la chef dell’Hubertus di Filzmoos (Am Dorfplatz 1 – Filzmoos, tel. 06453-8204 – www.hotelhubertus.at ). Due stelle Michelin, Relais & Chateau e Grann Trofeo per la creatività in cucina sono il biglietto da visita di Johanna. Ci troviamo tra boschi e montagne, eppure il pesce è il cavallo di battaglia di questo ristorante. Quaranta km di ruscelli e due piccoli laghi fanno parte delle disponibilità dell’hotel-ristorante, il quale ne fa un eccellente uso. Il pesce è sempre fresco, il successo è grande. A 70 km a sud di Vienna, maier.jpgpresso il Neusiedlersee nel Burgenland, Walter Eselböck al ristorante Taubenkobel (Hauptstrasse 33 – Schützen am Gebirge, tel. 02684-22970, www.taubenkobel.at ) si cimenta con luccio in crosta di noci e polletti al forno e alla brace con couscous alle mandorle al profumo di vaniglia.
A Ischgl, siamo al confine con Svizzera e Germania in un comprensorio sciistico tra i più affascinanti al mondo – citiamo Klosters, St. Anton e Davos – Martin Sieberer cucina nel ristorante Patznauerstube, presso Hotel Trofana Royal (Ischgl – tel. 05444-600 – www.trofana.at ), un cinque stelle interamente dedito allo sport ed al wellness, la cui fama può essere verificata solo da petrolieri sauditi e russi. Agnellino da latte in salsa al vino rosso e capriolo con piccolo strudel di castagne e porcini glassato al miele scuro e birra è certo un bel mangiare dopo una giornata di trekking.
Ma torniamo alle città del campionato. A Vienna i più divertenti sono Meinl am Graben, Steiereck e Zum Schwarzen Camel. Per le recensioni, rimandiamo all’articolo già pubblicato qualche mese fa,
http://www.cronachedigusto.it/site/index.php?option=com_content&task=view&id=693.>
A Klagenfurt i due ristoranti migliori portano nomi italiani, il Dolce Vita (Heuplatz 2, www.dolcevita.at – tel. 55499) e Villa Lido (Friedelstrand 1, www.villa-lido.at), che però si trova a qualche chilometro, sulle sponde del lago Wörtersee. Per dormire, il Castello di Schloss Velden (Schlosspark 1,
www.capellaschlossveldenhotel.at ) è la scelta più raffinata di tutta la regione, o probabilmente di tutta l’Austria. Un'altra buona scelta è l’Hotel Salzamt Palais Landhaushof (Landhaushof 3, www.landhaushof.at ), anche questo un castello ma di stile rinascimentale.
A Innsbruck segnaliamo il Pfefferkorn, grano di pepe (Selergasse 8,
www.pepper.at ) un simpatico cocktailbar che a pranzo si trasforma in bistrò, la sera in ristorante; il ristorante Sitzwohl, letteralmente siedi comodo (Stadtforum, www.restaurantsitzwohl.at ), cerca armonia tra i sapori velden.jpgalpini e quelli mediterranei; il Ristorante Pavillon, in un cubo di vetro di fronte al teatro comunale, detiene la palma della cucina creativa cittadina (Rennweg 4, www.der-pavillon.at ), giocando tra oriente e occidente. Per dormire, il Grand Hotel Europa (Südtirolerplatz 2, www.grandhoteleuropa.at ), tradizionale, e il The Pentz (Adolf-Pichler Platz 3, www.thepenz.com), dal design contemporaneo, sono gli indirizzi migliori.
A Salisburgo i due indirizzi in centro sono Esszimmer, sala da pranzo (Müllner Hauptstr. 33, www.esszimmer.com ) e Riedenburg (Neutorstr. 31, www.riedenburg.at ), entrambi dei buoni esempi di cucina regionale di tradizione. Un po’ fuori città, in zona aeroporto, c’è Ikarus (Wilhelm-Spazier-str. 7, www.hangar7.com ), famoso per ospitare una volta al mese un grande chef austriaco o europeo; sempre fuori porta, il Pferrschiff zu Söllheim (OT Söllheim 3, www.pfefferschiff.at ), letteralmente la nave del pepe, dispone di un’ottima carta dei vini; la cucina è moderna con un occhio alle ricette di casa. Il Menu è scritto anche in italiano. Per dormire segnaliamo l’Arthotel Blaue Gans, l’oca blu (Herbert Von Karajan-platz 3, www.blauegans.at ) dalle linee sobrie ed essenziali. Ha aperto da poche settimane. Per i romantici ecco un altro castello, il Schloss Mönchstein (Mönchsbergpark 26,
http://www.monchstein.at> ). Una ventina tra camere e suite e Centro SPA appena inaugurato.

Francesco Pensovecchio

(2. fine)