Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 66 del 19/06/2008

LA CURIOSITÀ Frutta di stagione in salsa digitale

18 Giugno 2008
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    LA CURIOSITÀ

baglio_66hp.jpgA Giarre un B&B che si prepara al commercio elettronico. E il coltivatore-imprenditore vende al consumatore dal suo pc

Frutta di stagione in salsa digitale

L’ortofrutta è sempre più cara. E i farmer’s market, che dovevano rappresentare una soluzione all’aumento inarrestabile dei prezzi, sembrano avere difficoltà ad affermarsi.

Hanno certamente il merito di mettere assieme per un giorno produttori e consumatori, ma forse non a prezzi proprio concorrenziali. Del resto gli agricoltori devono spostarsi dalle loro campagne per arrivare puntuali all’appuntamento con il mercato del contadino, spendendo tempo e denaro, soprattutto se designano anche un aiutante per riuscire a gestire il numero eccezionale di acquirenti che in campagna è difficile ritrovarsi contemporaneamente. E questo incide sul prezzo finale del prodotto che non corrisponde esattamente a quello che si troverebbe in campagna.
E allora alcuni produttori cercano già una soluzione alternativa. Come quella di dedicarsi al commercio elettronico.
Ed è così che, nell’era digitale, la figura del coltivatore-contadino che vende al grossista sotto il sole cocente viene sostituita dal coltivatore-imprenditore che vende al consumatore comodamente dal pc del proprio ufficio. A prezzi che convengono ad baglio_rose66_dentro.jpgentrambe le parti. «Un business ancora più interessante – spiega Lorenzo La Spina, agronomo di 34 anni che gestisce l’azienda di famiglia a Giarre, nel Catanese – se si pensa che con questo strumento si possono raggiungere consumatori, in Italia e all’estero».
Ed è proprio nel mercato internazionale che l’imprenditore ha intenzione di vendere gran parte della sua produzione di agrumi della prossima stagione attraverso il proprio sito internet www.bagliodellerose.com, tradotto in ben cinque lingue. «Si tratta di oltre mille alberi che producono circa 10.000 chili di Tacle, un ibrido di Tarocco e Clementine, e arance Navelina oltre a 1.200 chili di mandarini – prosegue l’agronomo – senza contare che in azienda abbiamo anche 200 ciliegi che proprio in questo periodo ci danno frutti molto apprezzati dal mercato». La frutta, che viene attualmente venduta a grossisti, è così disponibile da novembre fino a giugno. Più precisamente le Tacle sono in produzione da metà dicembre ai primi di gennaio in funzione dell’andamento climatico, le Naveline si trovano da novembre fino a marzo se si tengono un po’ di più sulla pianta, e le ciliegie da maggio alle prime settimane estive.
Non solo. L’azienda, un baglio del ‘700 incastonato in due ettari di terreno, è anche un bed & breakfast con cinque camere che possono ospitare da 2 a 5 persone e si trova a 10 minuti dal mare e a 45 dal primo impianto sull’Etna. Così la frutta di stagione può essere gustata anche in situ, magari a colazione, appena raccolta dagli alberi. E questo non ha prezzo.

Annalisa Ricciardi