Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 67 del 26/06/2008

LA SAGRA Le fave fanno tappa a Isnello

25 Giugno 2008
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    LA SAGRA

isnello67_hp.jpgIl piccolo paese sulle Madonie ospita il 29 giugno una sagra dedicata a queste leguminose. Ecco qualche consiglio

Le fave fanno
tappa a Isnello

C’è un paese piccino annidato fra le pieghe delle Madonie: si chiama Isnello, sulla cartina geografica lo troverete più o meno fra Cefalù e Collesano, nel Palermitano.

La prima volta, moltissimi anni fa, ci sono capitata per caso, per aver sbagliato direzione a un bivio. Un errore fortunato, se così si può dire, perché Isnello non è una “rinomata località turistica” ma merita una visita perché è un paesello delizioso anzi, meglio, sembra proprio il prototipo del villaggio d’altri tempi, con la casette semplici e linde accoccolate tutt’attorno alla chiese (le principali la Madrice di San Nicola, la Chiesa di San Michele, con i tanti esempi di lavorazione del legno, un tempo attività molto diffusa, e l’Annunziata). Lo si esplora in pochi passi, su e giù lungo le stradine e gli slarghi che, insieme agli sparsi ruderi di un castello signorile, nella parte alta dell’abitato, testimoniano di una remota storia medievale.
E, camminando camminando, si devono tenere tutti i sensi vigili, per cogliere i profumi delle cucine che si mescolano con quelli isnello_dentro67.jpgdei boschi intorno, per cogliere le chiacchiere sommesse degli anziani allineati fuori dal bar, per non lasciarsi sfuggire neanche uno scorcio, un ricciolo di pietra disegnato dal sole, un merletto alle finestre. Quello dei merletti e dei ricami, peraltro, è un capitolo che meriterebbe assai approfondita trattazione, visto che l’arte squisitamente femminile di tracciare con l’ago impalpabili disegni, a Isnello ha una tradizione antichissima, oggi celebrata da un museo di prossima realizzazione.
In questo paese “pieno di profonda nobiltà” (la definizione è di Carlo Levi) ci si può capitare per caso, come è successo a me, ma ci si può anche andare apposta, magari approfittando di un’occasione, in questo caso la sagra delle fave, il 29 giugno. In onore di San Pietro, di cui ricorre proprio quel giorno la festa, in paese vengono sistemate le quarare, grandi pentoloni nei quali verranno cucinate le fave, offerte poi a tutti i passanti insieme a patate e altre verdure di egualmente semplice preparazione. È una festa agreste, che attraverso la celebrazione delle fave, uno dei prodotti più importanti dell’alimentazione contadina di un tempo, una volta aveva lo scopo di ringraziare il santo per il buon esito del raccolto. Le fave e gli ortaggi vengono preparati da privati e da alcuni esercenti del paese, e si degustano gratuitamente.
Rimanendo in tema di cibi e tradizioni, resta da segnalare la possibilità, trovandosi a Isnello, di far visita a un panificio davvero eccellente: i fratelli Badamo (corso Vittorio Emanuele, 56/58) preparano pane – c’è anche quello di “tumminia”, una varietà di grano ormai piuttosto rara – biscotti e dolci tipici come la hysnarese, un delicato e profumato di cannella… da non perdere.
Per ogni informazione, si può contattare il Comune, telefono 0921.662032.

Maria Cristina Castellucci