Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 117 del 11/06/2009

>> “Un mercato che sta rinascendo”

11 Giugno 2009

“Un mercato che sta rinascendo”

Nel 1943 il loro è stato il primo rosè imbottigliato in Italia. Non è difficile pensare, dunque, come possa essere stata accolta la notizia che il rosato poteva venir fuori da un mix di rosso e bianco in casa Leone de Castris, nel Salento, in Puglia.
“La proposta – spiega Nathalie Orsini, responsabile della comunicazione dell’azienda – ci ha sconvolti. Il rosato è la bandiera della nostra azienda”. Il Five Roses, 90% Negroamaro, 10% di Malvasia Nera, porta il nome di una contrada nel feudo di Salice Salentino, “Cinque Rose” appunto, ma anche quella tradizione quasi leggenda legata al fatto che per intere generazioni ogni Leone de Castris ha avuto cinque figli. Fu sul finire della seconda guerra mondiale che il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forza alleate, chiese una grossa fornitura di quel rosato. Italiano sì, ma dal nome americano. Così nacque il Five Roses, premiato con l’Oscar 2005, come miglior vino rosato italiano, mentre la versione 63° Anniversario annata 2006 è stato premiato con le Tre Rose (equivalente ai Tre Bicchieri) dal Gambero Rosso. Quello premiato, rispetto al Five Roses tradizionale, è diverso sia per gusto che per posizionamento di mercato, con il suo 80% di Negroamaro e 20 di Malvasia. Un prodotto, come lo descrive Piernicola Leone de Castris, capostipite della terza generazione degli imprenditori del vino salentini, “ancora più complesso, con una gradazione alcolica più alta”.
Quello del rosato è un mercato non sempre apprezzato, però. “Ma sta rinascendo – continua Orsini -. È la storia della nostra azienda e del Salento. Quando viene assaggiato, anche da chi lo snobba, viene sempre apprezzato per la sua corposità e le sue caratteristiche”.
Di Five Roses, nelle due tipologie, ne vengono prodotte 250 mila bottiglie l’anno che raggiungono per metà gli scaffali esteri: Europa, Usa, Canada, ma anche nel sud-est asiatico dove sembra abbia un buon successo.

M.V.