Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 170 del 17/06/2010

IL PREMIO Palermo da assaggiare

17 Giugno 2010
ghiottone ghiottone

IL PREMIO

Al Ghiottone Raffinato il riconoscimento come miglior ristorante della provincia fra i locali selezionati dall’Istituto nazionale ricerche turistiche. Il proprietario: “La ricerca della qualità è una strategia vincente”

Palermo da assaggiare

Il Ghiottone Raffinato è stato premiato come miglior ristorante 2009 dai clienti di Palermo e provincia che hanno votato fra le strutture selezionate dall’Istituto nazionale ricerche turistiche. Fra i concorrenti ventotto alberghi e ristoranti famosi del calibro di Villa Igea Hilton o del Kafara Hotel a Mongerbino.

“Un riconoscimento che – spiega Giuseppe Fiandaca, proprietario insieme al fratello del centralissimo ristorante palermitano – ci spinge ad andare avanti sulla via già imboccata dell’alta qualità”. E proprio questa è la parola chiave del ristorante. Non per nulla Il ghiottone raffinato ha ricevuto quest’anno, per il secondo anno di seguito il marchio qualità Isnart, che presuppone la presenza di tutta una serie di elementi: dalla perfetta accoglienza in sala, alla qualità delle materie prime in cucina e ancora dall’ottimo mantenimento dei servizi igienici al menù tradotto almeno in una lingua ed, ovviamente, alla carta dei vini (quella del Ghiottone conta ben 120 etichette) . Elementi che di certo non mancano al ristorante di via Vigo, ma c’è di più. Infatti chi siede al Ghiottone raffinato, un po’ come già suggerisce il nome, ha la possibilità di gustare una cucina regionale di alti livelli in un ambiente caldo e riservato tanto da far sentire il cliente rilassato e soprattutto coccolato. Un premio, dunque, meritato ma che non fa assolutamente sentire arrivati i fratelli Fiandaca. “Il nostro investimento ora – ha dichiarato Giuseppe, che si occupa soprattutto dell’accoglienza in sala – è nel catering. Una scommessa che sta già avendo ottimi risultati. Speriamo di continuare così e come in questi anni di crisi continuare ad investire sulla qualità che riesce sempre a ripagare bene”.

Piera Zagone