Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 72 del 31/07/2008

IL TERRITORIO L’Etna doc verso nuovi mercati

30 Luglio 2008
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    IL TERRITORIO

Giuseppe Mannino, neo-presidente del Consorzio di tutela della Doc: “In Germania e in Inghilterra le mannino72.jpgnostre aziende sono ancora assenti. E’ il momento di cambiare rotta”

Il vino dell’Etna
verso nuovi mercati

I vini dell’Etna alla conquista di nuovi mercati. Inghilterra e Germania soprattutto, sono l’oggetto dell’interesse. Giuseppe Mannino, che da circa un mese è il nuovo presidente del consorzio di tutela della Etna Doc, non ha dubbi: «L’obiettivo è rilanciare l’Etna che ancora non è abbastanza conosciuto soprattutto all’estero – dice Mannino -.

Abbiamo realizzato una ricarca di mercato e ci siamo resi conto che nel mercato inglese e in quello tedesco siamo assenti, ad eccezione di un paio di aziende della Doc. Non possiamo tollerarlo». E con questo spirito Mannino, 47 anni, titolare di un’azienda agricola a Catania, Viagrande e Castiglione di Sicilia, si è subito messo al lavoro. «Dobbiamo attrezzarci per entrare con energia nel mercato tedesco – aggiunge – mentre per quello inglese dobbiamo concentrare l’offerta visto che i nostri produttori sono piccoli e possiamo offrire un prodotto di nicchia. Non ci sono dei dati ufficiali, ma se l’Etna imbottigliasse tutto il vino non supereremmo i 2-3 milioni di bottiglie, sono pochissime».
Ma non va poi così male. «Molti italiani e stranieri stanno investendo sull’Etna, soprattutto olandesi e toscani. Significa che il nostro è un territorio che attira, anche perché il vino è abbastanza tipico per le sue caratteristiche organolettiche. E poi tutti sanno dov’è l’Etna, il territorio è facilmente identificabile: un’arma vincente, ma dobbiamo essere in grado di produrre bene».
E in cantiere c’è la modifica del disciplinare. “Lavoreremo in questo senso. Per garantire la qualità occorre molto rigore”.

Rita Vecchio