Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 121 del 09/07/2009

LA CURIOSITA’ Anche l’acqua vuole la sua parte

09 Luglio 2009
acqua acqua

LA CURIOSITA’

Da Divincibo a Palermo c’è la lista delle bottiglie da abbinare al menu. Sulla carta anche prodotti che arrivano dagli States e dagli Emirati Arabi o con l’etichetta in Swarovski

Anche l’acqua
vuole la sua parte

L’acqua non è un dettaglio. Anzi, è anche possibile assaporarla nei giusti accostamenti con i vari piatti del menu di un ristorante. Così come esiste la carta dei vini o quella degli oli, c’è anche la carta delle acque. Ne sa qualcosa Divincibo, in via XII gennaio a Palermo, che ha deciso di adottarla.


Le bottiglie provengono dai quattro angoli della terra e si differenziano fra loro per durezza dell’acqua, contenuto di sodio e residuo fisso. Fra le più povere di sodio c’è l’acqua Voss (il nome significa “cascata”) proveniente dalla Norvegia priva di minerali e dal sapore leggero. Queste le caratteristiche che le hanno fatto vincere il primo premio alla scorsa edizione del Water tasting festival organizzato a Berkley in California. Il costo? Otto euro al litro. Ottimo complemento ai migliori vini si abbina a piatti a base di pesce e secondi di carne bianca.
Altrettanto leggera (anche se meno per il portafogli) l’acqua Fiji che arriva direttamente dalle omonime isolette dell’oceano Pacifico. “Quest’acqua – spiega Gaetano Pizzo, proprietario del ristorante Divincibo – viene prelevata presso una valle in una foresta vicino ad un alloggiamento vulcanico. La particolarità è che non entra mai a contatto con l’aria e per questo è purissima”. Per gustarla bisognerà sborsare 15 euro per ogni bottiglia da un litro.
Un prezzo accessibile se si confronta con la ben più costosa Bling H2O: prodotta in quantità limitata si presenta in bottiglia satinata, etichetta in Swarovski incastonati a mano, tappo in sughero. Viene chiamata il Cristal delle acque: 65 euro per una bottiglia da 380 cl. Imbottigliata all’origine nella fonte di Dandrige nel Tennessee negli States è esente da sodio e nitrato. “Un’originale idea regalo”, commenta Pizzo. Ma il record sarà presto battuto da un’acqua che a settembre arriverà direttamente dagli Emirati Arabi. Si tratta di un’acqua ionizzata all’argento o con polvere d’oro che potrà essere acquistata alla cifra di 150 euro alla bottiglia.
“Abbiamo detto sì alla carta delle acque – dichiara infine il proprietario del ristorante Divincibo – perché riteniamo che sia un buon modo per fare cultura. Siamo convinti che col tempo il nostro esempio sarà seguito da molti altri operatori del settore che, proprio come noi, vogliono dare varie possibilità di scelta al cliente”. 

Piera Zagone