Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 122 del 16/07/2009

VIP A TAVOLA Cibo da Papa

16 Luglio 2009

VIP A TAVOLA

Strudel, pane integrale e mirtilli per le vacanze di Benedetto XVI in Val d’Aosta. Ecco i fornitori scelti dal Vaticano

Cibo da Papa

Benedetto XVI pasteggia con l’aranciata. E in vacanza  assapora lo strudel, ma anche le verdure dell’orto ecologico, e i frutti di bosco. Sulla tavola del Papa, in riposo a Les Combes sulle montagne della Val D’Aosta, arriva ogni giorno cibo della Valle, preparato dai locali fornitori pontifici e adatto ad accompagnare giornate in alta quota.


Nella macchina organizzativa dei menu del Pontefice e del suo numeroso staff, tra collaboratori della casa pontificia, gendarmeria e sicurezza italiana, in prima fila ci sono i salesiani di Chatillon, ai quali spetta il grosso dell’approvvigionamento. Don Tommaso Scotto, nel suo ruolo di ‘economo’, va ogni mattina con il suo furgoncino verso les Combes. Compra pesce, carne, frutta fresca, pasta, formaggi tipici.
Dal papa – racconta ai giornalisti – quest’anno il desiderio di gustare mirtilli, lamponi, fragole di bosco. Non solo per lui, ma anche per tutti i collaboratori. Don Tommaso ha portato anche un liquore locale, a base di ginepro, molto apprezzato a Les Combes, anche se non da Ratzinger che – ha precisato – non beve superalcolici. Per il pane si rifornisce da un panetterie di Arvier, altro paesino del fondovalle. “Ogni mattina alle 6.30 – spiega Ettore Frassy padrone del negozio – il personale della colonia salesiana di Les Combes (accanto a cui si trova lo chalet di Ratzinger) passa a ritirare quattro bocconcini integrali e quattro bocconcini di pane bianco”. Frassy ricorda quando Giovanni Paolo II gli ordinava pane nero. “È per me un grande onore – commenta – essere l’unico panettiere dei papi qui in montagna”.
Per i dolci, anche quest’anno , è stata scelta la pasticceria di Villeneuve: la nuova proprietaria, signora Patrizia, ha inviato al papa una torta di timo e lamponi e uno strudel. Per le verdure, oltre ai rifornimenti esterni, provvede anche un orto biologico, coltivato con metodi naturali. Vi crescono diverse varietà di insalate, pomodori, zucchine, peperoni, sedano e spezie. Ogni giorno le due memores – le due donne laiche al servizio del pontefice, appartenenti a “Comunione Liberazione” – vanno a raccogliere ceste di verdure, per i pranzi sotto l’ombrellone allestito nel giardino dello chalet. A tavola, con il Papa, ci sono anche loro, oltre a don George Gaeswein, il segretario particolare, e il maggiordomo Gabriele. Bocconi del prete, insomma.

E. M.