Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 124 del 30/07/2009

VIVERE DI VINO “Così racconto la Sicilia”

30 Luglio 2009
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VIVERE DI VINO

Antonio Militello, distributore di vini in tutta Italia. “Cosa ci manca? La comunicazione, dobbiamo far conoscere i nostri prodotti”

“Così racconto
la Sicilia”

Antonio Militello (nella foto), 39 anni, una carriera dalla Sicilia alla Valle d’Aosta per un unico prodotto, il vino, che lui racconta essere non solo il fulcro della sua professione di rappresentante commerciale, ma anche una grande passione.


Un approccio a questo mondo avvenuto per caso nel 1993, quando un’amica gli propose di cominciare a rappresentare l’etichetta Lisca Bianca. Da allora non ha più smesso i seguire il settore vitivinicolo approfondendo la nuova passione attraverso corsi dell’Ais e master.
Oggi Militello rappresenta numerose aziende con caratteristiche differenti tra loro in tutto Italia, dai piccoli produttori altoatesini, ai grandi nomi del Veneto, passando ovviamente dalla Sicilia, la sua terra originaria.

Ci racconti com’è la Sicilia del vino vista attraverso la sua professione.
“La nostra regione, come tutte, sta soffrendo la crisi economica mondiale. Lo stesso vale per quel venti per cento che punta all’eccellenza”.

Qual è l’appeal del vino siciliano nel resto d’Italia?
“Complessivamente è poco conosciuto sul mercato. Si richiedono poche etichette, spesso le enoteche si accontentano di averne una o due a disposizione. I vini non vengono scelti in base alla loro provenienza, ma per l’azienda. Ed è chiaro che le più grandi hanno il sopravvento sulle piccole”.

Cosa crede che manchi?
“La comunicazione è alla base di tutto. Bisogna potenziare la conoscenza dei nostri prodotti. La cultura del vino tra le persone è un tasto dolente. Il mondo del vino è un po’ come quello dei giornali, è bene che si vendano le copie o le bottiglie, ma se poi non si leggono o non si degustano con cura ciò non giova al settore”.

Quale potrebbe essere la soluzione?
“In prima persona mi impegno nel mio lavoro a raccontare non di vini o bottiglie ma di interi territori, di zone di produzione e di caratteristiche tipiche. Chi acquista deve tener conto non soltanto del prodotto in sé, ma anche  della zona di provenienza. Sono gli addetti ai lavori a dover creare le basi affinché non vi sia distanza tra produttori e consumatori”.

Tornando alla sua professione, quali sono le caratteristiche principali per affrontare il suo lavoro?
“Tenacia, determinazione e una buona dose di passione che è il motore di tutto il resto”.

Quali sono le principali difficoltà?
“Riuscire a mostrarsi credibile, essere costante e cercare di superare anche i momenti più difficili, non per nulla l’esperienza è la migliore palestra che ci sia”.

Cosa crede che sia a fare la differenza fra un distributore e un altro?
“Sicuramente i rapporti umani, questo lavoro è basato sull’onesta e sull’amicizia”.

Per concludere, lei dove beve vino?
“A casa o in enoteca. Preferisco bere il vino delle aziende che non rappresento per cercare di notare le differenze dei concorrenti”.

Laura Di Trapani