Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 11 del 31/05/2007

LA CURIOSITÀ/2: Vino e vetro, inseparabili

30 Maggio 2007

    LA CURIOSITÀ/2

Un tappo interamente realizzato in materiale trasparente. Una scelta estetica e poco legata alle esigenze. Sul mercato anche un turacciolo in sughero che non necessita di cavatappi ma include un sistema per l’apertura e un salvagoccia

Vino e vetro, inseparabili

Vino e vetro. Connubio inscindibile, a quando sembra, se adesso arriva anche il tappo di vetro. D’altra parte anche la bottiglia può rappresentare il primo biglietto da visita delle cantine e poi le aziende fanno sempre il possibile per rispondere alle esigenze del consumatore che, cambiando abitudini di consumo, si orienta verso prodotti che ne favoriscano la facilità d’uso.

In quest’ottica s’inseriscono il tappo corkap e il tappo vino-lok. Entrambi realizzati da Saint-Gobain Vetri, leader del comparto vetro, in collaborazione con la società Vinovation e Alcoa.
Il primo è un tappo di sughero che non necessita di cavatappi ma include un sistema per l’apertura. Funziona anche come salvagoccia e può essere usato per richiudere la bottiglia e trasportare in modo più semplice il vino. Per la realizzazione del collo adatto ad alloggiare questo tappo la Saint-Gobain ha ricevuto l’Oscar dell’imballaggio 2006, il quinto.
Il vino-lok, invece, è un tappo realizzato interamente in vetro. Una scelta innovativa che sembra essere molto apprezzata all’estero: «Spesso il consumatore cerca soluzioni alternative al sughero», commenta Roberto Calibri, direttore commerciale e marketing, intervenuto durante un incontro organizzato da Sebastiano Torcivia per il master universitario di 1° livello nel settore vitivinicolo. E la scelta del tappo di vetro sembra essere puramente estetica: «Non nasce da esigenze legate al gusto del vino – aggiunge Calibri -. Ci sono due scuole di pensiero: chi a favore del tappo di sughero che permette al vino di respirare e chi contro».

Sandra Pizzurro