Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 115 del 28/05/2009

IL PRODOTTO Arriva il caldo, nemico delle fragole

28 Maggio 2009
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IL PRODOTTO

In questo periodo le piante vengono spesso attaccate da insetti.alt Il presidente della coop Bufalata di Marsala: “I frutti invernali sono più sani e saporiti, perché non hanno bisogno di disinfettanti e impiegano più tempo per maturare”

Arriva il caldo,
nemico delle fragole

Abituati a trovare il colore della fragola nei mercati ormai quasi tutto l´anno, scopriamo che l´Italia è il Paese che in Europa ne consuma di più. In Sicilia la fragolicoltura ha assunto una forte diffusione negli ultimi venticinque anni, ma a Marsala che è la zona più produttiva della regione, le prima piante di fragole arrivano dalla California già nei primi anni settanta.


 
Nino Buongiorno è il presidente della cooperativa ortofrutticola Bufalata che con i suoi 1500 metri quadrati di terreno, rappresenta la più grande produzione della zona. L´azienda è presente nel territorio dal 1976, produce fragole ma anche prodotti ortofrutticoli. “La produzione ha subito un lieve calo solo negli ultimi anni a causa della ridotta manodopera proveniente dai Paesi extracomunitari, in seguito alla legge Bossi-Fini – dichiara Buongiorno – per cui si è dovuto fare ricorso a quella locale. Tuttavia si è puntato al miglioramento della qualità del prodotto. La varietà principalmente prodotta è la candonga, che è la stessa varietà proveniente dalla Spagna, paese che produce molte fragole e che esporta in Italia. Il prodotto spagnolo è molto concorrenziale, a volte è anche migliore qualitativamente. Gli spagnoli puntano molto sulla uniformità del prodotto. Nonostante ciò, la coltivazione siciliana vende sempre di più, anche se a volte il prezzo è anche più alto, siamo un po´ nazionalisti in questo”.
 
La produzione, creata ormai quasi esclusivamente in tunnel, copre un lungo periodo che va da dicembre a maggio, mentre in estate si continua a produrre solo nelle zone montane, nelle Madonie, a Maletto, in provincia di Catania, nel nord Italia dove le regioni più produttive sono l´Emilia Romagna e il Trentino. La pianta con il caldo non differenzia il frutto, inoltre è consigliabile variare terreno ogni due o tre anni, per consentire alla campagna di disintossicarsi. Il rischio per le piante di fragole è costituito dai funghi che ne attaccano le radici.
 
Non esistono produzioni biologiche, bensì solo colture integrate. Negli ultimi anni è stato vietato l´uso del bromuro di metile, sostanza altamente tossica, mentre è consentito l´uso di anticrittogamici nuovi che consentono di raccogliere i frutti anche dopo tre giorni, senza correre alcun rischio. Soprattutto con il caldo le piante vengono attaccate da insetti (oidio, ragno rosso, tripidi) e naturalmente in questi periodi le piante vengono trattate maggiormente. “Contrariamente a quanto erroneamente si può pensare – dice Buongiorno – le fragole invernali sono più sane e più saporite perché, a causa delle basse temperature, impiegano più tempo per maturare acquistando in sapore, e non hanno bisogno di molti disinfettanti”.
 
L´azienda Bufalata è specializzata anche nella produzione di fragoline. Un´area di 100 ettari è adibita alla produzione fuori suolo, ossia nei vasi e il prodotto viene raccolto a un´altezza di un metro e cinquanta. Si tratta quindi di un´attività meno faticosa, ma più delicata perché il frutto è molto fragile, perciò vengono impiegate le donne per svolgerla. La ditta ne produce circa 2.000 quintali, in un periodo che va da ottobre a giugno. Per ciò che riguarda i prezzi, sia per fragole che per fragoline il prezzo è di 15 euro al chilo nel mese di dicembre. Da gennaio in poi il prezzo varia: per le fragole da 2 fino a 10 euro al chilo, mentre per le fragoline si scende fino a 5-6 euro.
 

Aurora Rainieri