Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 115 del 28/05/2009

LA CURIOSITA’ Il vino siculo-spagnolo

28 Maggio 2009
badalucco badalucco

LA CURIOSITA’

Dos Tierras è il blend di Nero d’Avola e Tempranillo prodotto nel Trapanese da Pierpaolo Badalucco e dalla moglie andalusa Beatriz de la Iglesia Garcia. Tremila bottiglie nelle enoteche e nei migliori ristoranti di Palermo e Barcellona. La prossima scommessa è un bianco che unisca le due culture

Il vino
siculo-spagnolo

“Se la Spagna è, come qualcuno ha detto, più che una nazione un modo di essere, è un modo di essere anche la Sicilia; e il più vicino che si possa immaginare al modo di essere spagnolo”. La frase di Leonardo Sciascia è l’introduzione del sito internet ma anche la filosofia che muove l’azienda vinicola trapanese Badalucco.

Una fusione tra due culture e due colture che ha portato alla nascita di Dos Tierras, il risultato dell’unione tra il Nero d’Avola siculo e il Tempranillo iberico, ma anche la prima scommessa vinta da Pierpaolo Badalucco e dalla moglie andalusa Beatriz de la Iglesia Garcia.

La coppia fino al 2003 ha vissuto in Spagna. I due tornati, in quell’anno, in Sicilia fondano insieme ai cugini De Vita la società Terre Sicane per gestire le terre di famiglia, vigneti e oliveti, sparsi tra Petrosino e Marsala. “Il sogno – racconta Pierpaolo Badalucco – era quello di ristrutturare una cantina dove mio nonno ha prodotto vino fino agli anni Settanta, poi però abbiamo deciso di investire sul vigneto, riuscendo a recuperarlo. In seguito con Beatriz, la decisione: produrre solo vini che rappresentino la nostra identità”.

Da quel momento, cominciano a lavorare al Dos Tierras, due terre. Cinque anni di sperimentazione che portano alle prime 3.000 bottiglie in commercio dallo scorso novembre. Il blend è costituito all’80 per cento da Nero d’Avola e per il restante 20 da Tempranillo, vitigno della Rioja, a nord della Spagna, che è stato impiantato in Sicilia e riconosciuto dalla Regione come varietà alloctona. “Il successo – dice con una punta d’orgoglio Badalucco – è stato immediato. L’etichetta è finita nelle principali enoteche palermitane, in alcuni ristoranti rinomati del capoluogo siciliano e ovviamente anche in Spagna, a Barcellona e nei Paesi Baschi. E grazie a un importatore siamo riusciti anche a raggiungere il Belgio”.

Ora il tandem biculturale è pronto a nuovi sfide: aumentare la percentuale del vitigno iberico nel Dos Tierras, produrre un Tempranillo in purezza e creare un bianco con un nuovo blend siculo-spagnolo. “Tre scommesse a lungo termine e difficili da portare a termine – afferma Badalucco – ma che io, mia moglie e tutti i membri della nostra azienda vogliamo sicuramente vincere”.

Francesco Sicilia