Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 115 del 28/05/2009

LE DIMISSIONI Casavecchia, addio ufficiale

28 Maggio 2009
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LE DIMISSIONI

Dal primo giugno non sarà più il direttore generale della Duca di Salaparuta e della Florio. La Illva di Saronno, proprietà delle due storiche aziende siciliane, non ha ancora comunicato chi prenderà il suo posto

Casavecchia,
addio ufficiale

Domenica 31 maggio sarà formalmente il giorno dell’addio per Carlo Casavecchia. Dal primo giugno, infatti, non sarà più il direttore generale della Duca di Salaparuta e della Florio, colossi nel mondo del vino in Sicilia.

Un divorzio che adesso è diventato ufficiale, e che Cronache di Gusto ha annunciato dopo le dimissioni presentate alla proprietà delle due storiche aziende siciliane, la Illva di Saronno. All’origine della sua decisione, a quanto sembra, contrasti legati ad aspetti produttivi e soprattutto commerciali.
Casavecchia, 47 anni, origini piemontesi, (è di Diano D’Alba, paese langarolo dove possiede una piccola cantina di famiglia e dove produce 50 mila bottiglie tra Dolcetto e Barolo) ha presentato la lettera di dimissioni durante un consiglio di amministrazione della Duca di Salaparuta di cui è componente, una lettera indirizzata al presidente della società, Augusto Reina, che è anche amministratore delegato della Illva, la holding che controlla le cantine siciliane.
Adesso la proprietà dovrà decidere chi sarà il suo successore, o i suoi successori, perché è probabile che il posto sarà rimpiazzato da un direttore generale e da un responsabile tecnico, incarichi che Casavecchia ha assunto sin dal suo arrivo a Casteldaccia.
Lui, intanto, ha confidato a qualche amico che il suo desiderio sarebbe quello di continuare a lavorare in Sicilia, tuttavia sta valutando qualche offerta che gli è arrivata dal Nord Italia.
La sua carriera è comunque cominciata in Sicilia, nel 1984, quando, fresco di titoli di studio, ha cominciato a lavorare a Marsala proprio per la Florio, quando era ancora anche di proprietà della Cinzano. In Sicilia c’è rimasto fino al ’96. Vi è tornato nel 2001 all’indomani dell’acquisizione della Duca di Salaparuta di proprietà della Regione Siciliana da parte della Illva di Saronno per 141 miliardi di lire.

Gaetano Luca La Mantia