Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 52 del 13/03/2008

LA NOVITÀ Un rosè per Planeta

12 Marzo 2008
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    LA NOVITÀ

novit_di_planeta.jpgLa nuova etichetta dell'azienda di Menfi: “Trentamila bottiglie per iniziare a scommettere”

Un rosè
per Planeta

È il risultato di anni di sperimentazione, di studi orientati alla ricerca della freschezza e del frutto, i due fondamentali requisiti di un rosato eccellente.

Ecco come nasce Rosè Planeta, l’ultimo risultato dell’azienda dalle uve Syrah della zona di Menfi. “Trentamila bottiglie per iniziare a scommettere”, racconta Alessio Planeta, che rivela di aver scelto di seguire la tradizione australiana e francese del Syrah per la straordinaria propensione di questo vitigno ad essere vinificato in bianco. Sottolinea però, come questa scelta di produrre un rosato non sia dettata da nessuna moda e non sia stata fatta esasperando l’uva per raggiungere il risultato “abbiamo rispettato i nostri terreni e le nostre uve”.
La scommessa Planeta è arricchita da un secondo elemento: il tappo a vite, scelto appositamente per salvaguardare le caratteristiche di questo vino che deve mantenere la freschezza originaria. “E’ la vera alternativa al sughero” spiega Planeta “la moderna evoluzione dei tappi alternativi che risolve numerosi problemi tecnici e rappresenta una garanzia per il consumatore”.
La maggior parte del mercato cui è destinato è l’estero, dove si registra un aumento di interesse nei confronti dei vini rosati, specialmente come aperitivo, ma una parte verrà certamente venduta in Italia. “Rosè Planeta è pensato per essere consumato all’inizio di un pasto da un pubblico giovane ed appassionato”. L’abbinamento più adatto? Crudità di pesce, carpacci, ricci di mare, ma anche le fritture tipiche siciliane o perché no, come ci suggerisce Alessio Planeta, un sushi alla siciliana.

Laura Di Trapani