Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 54 del 27/03/2008

LA CURIOSITÀ2 Dieta sì, ma mediterranea

26 Marzo 2008
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    LA CURIOSITÀ/2

Il cibo non è solo carboidrati, grassi e proteine. È espressione di un territorio, è cibo_curisoit.jpgtradizione, cultura ma anche salute e allegria. Un corso dell’Università di Palermo lo spiega

Dieta sì,
ma mediterranea

In una terra come la Sicilia parlare di dieta è quasi inopportuno, soprattutto se si pensa ai profumi intensi del Nero d’Avola, agli aromi del caffè, alle sfumature profumate della Nocellara del Belìce, all’amaro del cioccolato di Modica, al sapore ricco e gustoso dei formaggi e alle infinite varietà del pescato siciliano.


Davanti a una simile ricchezza il conto delle calorie rischia di non tornare mai. Ma il cibo è qualcosa di più del semplice conto di carboidrati, grassi e proteine, è espressione di un territorio, è tradizione, cultura ma anche salute e allegria.
Proprio per dare luce a questi aspetti la facoltà di medicina ha organizzato una serie di incontri su nutrizione e salute dal titolo “Dalla dietologia convenzionale alla dietetica delle tradizioni”. Il corso cerca di lanciare uno sguardo diverso al mondo della nutrizione che riesca a cogliere il ruolo del cibo in tutte le sue sfaccettature.
buscemi_silvio.jpgUn corso organizzato in collaborazione con Slow Food e con l’associazione Nutrizione e salute rivolto agli studenti di dietologia ma anche a tutti coloro i quali vorranno apprezzare la ricchezza di alcuni dei prodotti tipici siciliani.
Gli incontri si articoleranno in due momenti, nel primo un esperto racconterà il cibo: la sua produzione, le caratteristiche organolettiche, la terra in cui nasce e si sviluppa, nella seconda parte, più tecnica, si porteranno tutte le evidenze scientifiche sul rapporto cibo salute.
Sette incontri tematici in cui i protagonisti saranno olio, cioccolato, vino, formaggi, caffé e pesce; in cattedra per l’occasione saliranno produttori, giornalisti, esperti del settore che cercheranno di spiegare a una platea abituata a parlare di cibo in termini di grassi, proteine e carboidrati che il cibo è qualcosa di più, è tradizione, gusto, sapori, biodiversità e soprattutto salute.
Filo conduttore degli incontri la dieta Mediterranea. A 50 anni dai primi studi di Ancel Keys sulla sua efficacia contro le malattie cardivascolari, questa viene messa in discussione. “Si può ancora parlare di dieta mediterranea nell’era della globalizzazione – si interroga il professore Silvio Buscemi, tra gli organizzatori del corso e docente di Scienze dietetiche all’Università di Palermo -? Quando le arance che arrivano sulle nostre tavole sono quelle congelate in Brasile o quando non conosciamo la provenienza dei formaggi o dell’olio che arriva sulle nostre tavole?”.
Un dubbio che lascia spazio alla Nutrigenetica la disciplina che studia il modo in cui singoli geni, o loro combinazioni, rispondono ai cambiamenti nella dieta e nello stile di vita predisponendo l’individuo a contrarre un certo tipo di patologia o, al contrario, a proteggersi dal loro insorgere. “Il nostro dna interagisce con l’ambiente – chiarisce Buscemi -. Alcuni cibi influenzano il nostro stato di salute. La conservazione di un cibo anche se non ne altera i valori nutritivi interviene sui micro-nutrienti, e, cosa più importante, va a modificare le nostre abitudini alimentari, tocca la nostra cultura e il nostro stile di vita”.
Il ciclo di seminari del corso di laurea in Dietistica si terrà presso l’Aula C del complesso Aule nuove (Via del Vespro – Palermo) della Facoltà di Medicina – Policlinico “Paolo Giaccone” dalle 15,30 alle 18,30 dal primo aprile al 27 maggio.


C.F.