Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 101 del 19/02/2009

L’INDAGINE Surgelato quanto mi piaci

19 Febbraio 2009
surgelati surgelati

L’INDAGINE

In Italia aumenta la vendita di questi prodotti. I minestroni i più consumati, segue il pesce. Cresce anche l’acquisto di carne congelata

Surgelato
quanto mi piaci

Surgelati, che passione. In aumento dell’1,7 per cento nel 2008 in Italia la vendita di questi prodotti. Con una notevole crescita di gradimento da parte degli italiani: il 90% li giudica molto migliorati rispetto al passato. Il 22% dei consumatori è diffidente, mentre sale al 36% la quota degli intenditori (coloro che pensano di saper distinguere il prodotto fresco da quello surgelato).

Il 42% è completamente favorevole ai prodotti surgelati. I dati emergono da una ricerca condotta su un panel di 2.075 consumatori tra i 18 e i 55 anni da Daniele Tirelli, docente all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), e presentata alla Mostra dell’alimentazione di Rimini. Ma qual è il cibo più adatto da surgelare? Le risposte mostrano un giudizio un po’ contraddittorio: le carni guidano con il 78%, anche se rappresentano sul mercato un prodotto assai poco diffuso. Al contrario di dolci e dessert, che hanno invece quote di mercato molto elevate, ma che si fermano solo all’ ottava posizione, con il 17%. Al secondo posto il pesce (64%), poi la verdura (35%) e primi piatti (34%). Il surgelato più gradito in assoluto sono le verdure/minestroni/zuppe (20,9%), davanti a “quattro salti in padella” (16,5%) che, pur essendo una marca, viene associato ad un prodotto. Terzo posto per i bastoncini di pesce (11,6%).
Le motivazioni al consumo vedono prevalere la volontà di avere prodotti pronti all’uso (63%), la durata di conservazione (58%), il consumo fuori stagione (24%), il fatto che debbano essere solo cucinati e scaldati (20%), il costo moderato e il tempo risparmiato (14%), l’assenza di conservanti (9%). Per quanto riguarda il consumo fuori casa, tre quarti accettano di consumare il pasto in bar e ristoranti che utilizzano prodotti surgelati a patto che siano messe in chiaro le marche utilizzate. Di questi, il 39,5% accetta per necessità, il 25,9% per funzionalità e il 34,6% se risparmia sul prezzo.  Nel 2008, da gennaio a ottobre, in Italia ne sono stati venduti 526.850 tonnellate. Eppure l’Italia rimane all’ultimo posto in Europa per consumo pro-capite che è di circa 14 kg, mentre all’estero si raggiungono anche punte di 43 kg pro-capite all’anno. In testa agli acquisti i prodotti vegetali con 223mila tonnellate (+2,4%) pur con una flessione (-8,3%) dei surgelati ricettati che conferma l´orientamento dei consumatori verso prodotti a prezzi più contenuti. Del resto anche i piatti ricettati in genere e le paste semilavorate mostrano flessioni rispettivamente dell´1,5 e del 10%.
Tra gli altri prodotti sempre più consumate sono le patate (+2,9% con oltre 69mila tonnellate) e il pesce (90.400 tonnellate +1,7%) prodotto per il quale il consumatore mostra ormai la tendenza ad esplorare con maggiore convinzione le aree dell´innovazione, in particolare per quanto riguarda pastellati e panati (cresciuti lo scorso anno del 6% rispetto al 2007) che possono essere preparati sia nella friggitrice, sia in forno.
In aumento nel 2008 anche i consumi di carne congelata, sia pure con volumi ancora estremamente contenuti: 4.100 tonnellate le carni rosse (+3,5%) e 7 mila quelle bianche (+8%). Per quanto riguarda in generale l´offerta di carni surgelate, va detto che l´intero settore sta proponendo referenze altamente innovative, basate su soluzioni di servizio con una forte attenzione ai contenuti salutistici. Così non è raro trovare oggi nella variegata offerta di carne surgelata una serie di referenze ricettate che abbinano alla carne determinati vegetali, contribuendo a determinare una complessiva resa organolettica di buon livello. Stabile (+0,1% per 68mila tonnellate) il consumo di pizze e snacks, cresciuto costantemente negli ultimi anni.
 

Elena Mancuso