Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 104 del 12/03/2009

VERSO IL VINITALY Verona val bene una spesa

12 Marzo 2009
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VERSO IL VINITALY

Alle aziende siciliane la presenza alla kermesse veneta costerà dai 10 mila euro in su. Qualche critica alla logistica ma per i produttori resta l´appuntamento più importante

Verona val bene
una spesa

Folla, ritmi impressionanti, stress, bicchieri non proprio adatti. Forse la fiera del Vinitaly non è il luogo più adatto per le degustazioni, ma per i produttori siciliani è sicuramente un´occasione da non perdere per allargare la schiera di contatti e per farsi conoscere sempre di più.

Perché vuoi o non vuoi, su un punto tutti sono d´accordo: “Il Vinitaly resta la kermesse vinicola più importante d´Italia”. Dunque, Verona val bene anche un piccolo sacrificio economico.
Per Fabio Sireci di Feudo Montoni, azienda di Cammarata, “la fiera veneta è il peggior posto per incontrare gente e per le degustazioni ma è comunque una ghiotta occasione per ampliare la lista dei buyers e confrontarsi con gli addetti ai lavori”. Feudo Montoni che porterà a Verona quattro persone e avrà a disposizione uno spazio standard spenderà complessivamente intorno ai 10 mila euro.
Uno stand quintuplo e un team di dieci persone. Con questi numeri, invece, si presenta all´appuntamento l´azienda Cusumano di Partinico. “Per noi – afferma Diego Cusumano – è un evento molto importante e non badiamo a spese, anche perché si tratta di un investimento”. Il Vinitaly per Cusumano “è importante soprattutto per chi non ha ancora una distribuzione organizzata, per noi già presenti in oltre 50 Paesi è un modo per incontrare i distributori con cui abbiamo già rapporti”.
Alla Calì di Vittoria la rassegna che si svolgerà dal 2 al 6 aprile costerà circa 15 mila euro. Paolo Calì fa notare pregi e difetti della fiera. “Sicuramente è un´azione di promozione notevole. C´è però da dire che le annate nuove difficilmente sono pronte per la degustazione, le porteremo comunque a Verona e spiegheremo a chi le assaggerà che il vino nuovo non dà ancora il meglio perché è ancora troppo vicina la fase di affinamento”.
Non mancherà Cottanera, l´azienda di Castiglione di Sicilia. Un esborso da circa 20 mila euro per i Cambria che in Veneto avranno uno stand diviso in due moduli, che costerà 9.400 euro. “Un sacrificio da fare perché – spiega Mariangela Cambria – rimane la fiera più importante ed è un´opportunità per trovare importatori nuovi, anche se forse bisognerebbe migliorare qualcosa”. Forse a partire proprio “da quei bicchieri non proprio adatti per degustare il vino”.
Dello stesso parere è Alfredo Quignones, dell´omonima cantina di Licata, che ha speso oltre settemila euro complessivi (4.700 euro è costato lo stand singolo da 12 metri quadri) per assicurarsi un posto a Verona. “È un appuntamento fisso con i buyers, non è sicuramente il luogo ideale per mostrare le qualità dei vini ma non si può mancare”. 
 

Francesco Sicilia