Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 155 del 04/03/2010

L’ANTEPRIMA/2 L’ultimo nato in casa Tasca

04 Marzo 2010
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L’ANTEPRIMA/2

Ecco il Tascante 2008, un Etna rosso in purezza da uve Nerello Mascalese. Sarà presentato il 5 marzo al Telimar di Palermo

L’ultimo nato
in casa Tasca

Alberto Tasca D’Almerita racconta il “Tascante”2008, l’ultimo nato dell’azienda. Un Etna Rosso in purezza, da uve Nerello Mascalese coltivate sull’Etna, che verrà presentato in anteprima il 5 marzo a Sorsi dell’Etna.

Perché un Etna Rosso?
“Perché crediamo fortemente che tutta la Sicilia abbia molto da dire in ogni zona ed in modo particolare sull’Etna dove il territorio riesce a conferire ai vini straordinarie caratteristiche”.

Dove si trovano i vigneti?
“Sono situati nella zona di Randazzo nelle contrade di Sciara Nuova e Piano Dario”.

Età media?
“Quarant’anni”.

Quanti ettari?
“Circa 21”.

Quante bottiglie produrrete?
“Per il momento 7000”.

Quanto costerà al pubblico?
“Non lo abbiamo ancora stabilito, aspettiamo di vedere i primi riscontri”.

Da quali vitigni?
“E’ quasi del tutto un Nerello Mascalese , ma è presente anche una piccola percentuale di Nerello Cappuccio, ciò è dovuto al fatto che i vigneti sono vecchi dunque vi sono diverse varietà nello stesso appezzamento. Inoltre, il Nerello Mascalese ci ha già dato ottimi risultati nel rosato, dunque siamo molto fiduciosi”.

Perché è buono questo vino?
“Credo che si senta molto il territorio di provenienza che abbiamo saputo interpretare nel nostro stile dopo circa otto anni di sperimentazioni. Ci aspettiamo che siano gli altri a darci un loro parere”.

Come viene affinato?
“Il Tascante fa 14 mesi di botte di rovere grande, ma stiamo ancora sperimentando molto sul prodotto. Di sicuro non farà barrique”.

Come mai lo presentate in anteprima a Sorsi dell’Etna?
“Perché la nostra filosofia è quella di misurarci sempre con gli altri. Vogliamo sottoporre il Tascante  all’attenzione di chi fa vino in quella zona da tempo e cercare sempre di migliorarci. Questa è solo la prima edizione d’altro canto”.

Laura Di Trapani