Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 207 del 03/03/2011

L’INIZIATIVA L’alberello di Pantelleria candidato Unesco

04 Marzo 2011
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L’INIZIATIVA

Dossier al ministero da parte dell’Istituto regionale vite e vino. “Un’occasione per valorizzare una viticoltura eroica”

L’alberello di Pantelleria
candidato Unesco

L’alberello di Pantelleria si candida a diventare sito Unesco. Un lungo ed approfondito dossier è stato inviato al Ministero delle Politiche agricole e forestali dall’ Istituto Regionale della Vite e del Vino.

“Si tratterebbe – afferma il direttore generale, Dario Cartabellotta – di un giusto riconoscimento e di un’occasione per la valorizzazione di una vitivinicoltura che può essere definita ‘eroica’, quale è appunto quella dell’isola di Pantelleria”. L’alberello pantesco rappresenta infatti l’identità della comunità di Pantelleria, quella particolare forma di allevamento e conduzione della vite che risale a tempi antichissimi e che oggi viene tramandata essenzialmente con modalità di ‘apprendistato’. Il riconoscimento dunque gioverebbe a mantenere vivo un patrimonio di agricoltura e paesaggio che si rischia di contro di disperdere. Entrano in gioco una funzione sociale ed una culturale. Sociale perché servirebbe a perpetuare la sopravvivenza della viticoltura nell’isola. Una viticoltura che incide notevolmente sull’economia isolana e sull’equilibrio ambientale. Culturale perché testimonia un’antichissima pratica che dai greci si è tramandata sino ai nostri giorni. Così in questi anni sono tanti gli enti e le realtà locali che si sono adoperati per la salvaguardia della pratica agricola di coltivazione del vitigno ad alberello di Pantelleria. Tra i primi il Consorzio volontario per la tutela e la valorizzazione dei vini a doc dell’isola di Pantelleria, costituitosi nel ’97, che rappresenta oggi circa l’ottanta per cento della produzione dell’intero imbottigliato venduto annuo dei vini doc di Pantelleria. Ma c’è anche il Cervim, l’organismo internazionale creato nell’87, la cui attività si estende alla viticoltura delle piccole isole caratterizzate da difficoltà strutturali; l’Arev, l’Assemblèe des Règions Europèennes Viticoles creata nell’88 a Bourg sur Gironde, in Aquitania; il comune stesso di Pantelleria che ha elaborato un ‘documento strategico finalizzato al rilancio dell’agricoltura pantesca e del suo contesto territoriale’; il Fai, Fondo per l’ambiente italiano, al quale nel settembre del 2008 l’azienda Donnafugata ha affidato ‘Il Giardino Pantesco di Khamma’. E ovviamente l’Irvv che qui ha condotto studi, sperimentazioni, ricerche sulla produzione vitivinicola pantesca promuovendo iniziative volte alla sua valorizzazione. Gli studi sui biotipi del vitigno Zibibbo, per fare un esempio, o sulla disidratazione dell’uva.

Sandra Pizzurro