Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 207 del 03/03/2011

L’INTERVENTO A proposito del forum…

04 Marzo 2011
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L’INTERVENTO

A proposito del forum…

Riceviamo e pubblichiamo

Cari lettori di Cronache di Gusto (e siete tanti) mi sono chiesto a proposito della domanda “Come sta il vino siciliano” quale può essere la risposta che può darvi le sensazioni ed emozioni che sulle pagine di questo giornale ogni giorno vi vengono trasmesse.

Ebbene alla dialettica giornalistica e allo sfoggio di eloquenza degli intervenuti al forum da vecchio operatore commerciale mi corre l’obbligo di scrivervi delle cose un po’ diverse.
Ma andiamo per gradi e cominciamo con il dire che le aziende vinicole siciliane (troppe a mio avviso) non si sono dimensionate per nulla per affrontare il momento in cui ci troviamo.
E non perché è in atto una crisi economica (che è planetaria) ma perché alla crisi economica le aziende vinicole siciliane hanno risposto con poca attenzione e con strategie commerciali i cui obiettivi sono irraggiungibili.

 

Quali sono i fattori negativi in questione?
Crisi economica, mercato nazionale del vino regionalizzato, tempi di incasso della ristorazione proibitivi (inspiegabile perché i ristoranti incassano cash), produzioni non ridimensionate, cattivi rapporti con la forza di vendita (agenti).

Ai lettori di Cronache di Gusto, preparati ed intelligenti basterebbe già questo per farsi una idea reale su “Come sta il vino siciliano”. Mi sento di comporre un pensiero così articolato:

“Durante la crisi economica le aziende vinicole siciliane pensano di aumentare le produzioni per vendere di più in un mercato nazionale che si è sempre di più regionalizzato, incassando mediamente dopo 180 giorni e dando la colpa poi agli operatori commerciali del perché non si sono raggiunti gli obiettivi di vendita (sbagliati)”.

Le poche aziende in Italia che dalla loro regione (e così anche poche aziende siciliane) si proiettano costantemente su tutto il mercato nazionale sono quelle storiche il cui brand è entrato nell’immaginario collettivo del consumatore da tanto tempo.

Le altre (troppe) mi consentano la riflessione per cui avere in questo momento obiettivi troppo grandi e irraggiungibili è la causa principale della crisi del mercato del  vino siciliano.

Solo il tempo e la pazienza potrà dare ragione a chi avrà tanto coraggio e tantissima umiltà.

Santi Buzzotta