Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 208 del 10/03/2011

LA NOVITA’ La Sicilia riparte dai formaggi

10 Marzo 2011
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LA NOVITA’

Uno spalmabile e una sottiletta per rilanciare l’economia regionale. Ecco due nuovi prodotti frutto dell’accordo tra Regione e associazione allevatori

La Sicilia riparte dai formaggi

Puntare ai prodotti tipici per rilanciare l’economia siciliana. Questo l’obiettivo della Regione in accordo con altri enti ed istituzioni.

Tra questi l’Aras, l’Associazione regionale allevatori della Sicilia, che, nel contesto di Villa Malfitano a Palermo, ha presentato i due formaggi ovini con marchio Italialleva. Il ‘morbido di Sicilia’, uno spalmabile, ed una sottiletta, ‘10Dieci. Lode’. Due mesi fa circa il latte siciliano aveva fatto da apripista ad una nuova visione dell’agricoltura siciliana: “Siamo convinti che sia l’unica strada da intraprendere, quella della caratterizzazione dei nostri prodotti,  – ha esordito il presidente della Regione Raffaele Lombardo, presente all’evento – per dare uno slancio all’economia e porre fine a trent’anni di politiche agricole fallimentari caratterizzate da enormi sprechi”.
I due nuovi formaggi saranno immessi prima in un circuito regionale costituito da Despar, Coop e Ipercoop, mentre sono in corso delle trattative con Conad. “Avranno un prezzo concorrenziale, bisogna far capire al consumatore siciliano che i nostri prodotti valgono – ha affermato Alessandro Chiarelli, presidente dell’Aras, che ha aggiunto – La prossima sfida sarà quella di immetterci sul mercato internazionale”. Ma non è la sola perché Chiarelli torna a parlare del prezzo del latte siciliano: “Non riesce a decollare, è fermo a sessantacinque centesimi. Il nostro progetto mira a pagare all’allevatore il latte di alta qualità ad un euro”. Ed intanto annuncia anche l’altra ‘mossa’ per risollevare le sorti di un comparto, quella di “lavorare sull’agnello siciliano che in maniera indecorosa è venduto a tre euro e venti centesimi al chilo. Stiamo cercando accordi di filiera per portarlo al doppio del prezzo e così valorizzarlo”. All’evento erano presenti anche il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Antonino Salina, il direttore generale del Dipartimento interventi infrastrutturali per l’Agricoltura Salvatore Barbagallo, e l’assessore alle Risorse Agricole ed alimentari Elio D’Antrassi: “Bisogna ristabilire le condizioni – ha detto l’assessore – perché la produzione guadagni e quindi possa reinvestire gli introiti in qualità e quantità. Si sta puntando alla riorganizzazione delle filiere di base, ricollegare le eccellenze qualitative col mercato di prossimità attraverso la collaborazione della Gdo siciliana”. La manifestazione è stata infine l’occasione per lanciare il ‘Piacentinu Ennese’ riconosciuto come Dop il 16 febbraio. “Un riconoscimento per il quale abbiamo lottato per dieci anni – ha detto il presidente del Consorzio, Giuseppe Caruso – Adesso abbiamo una marcia in più”.

Sandra Pizzurro