Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 210 del 24/03/2011

ASSAGGI E PERSONAGGI Il prosecco di Martellozzo

24 Marzo 2011
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ASSAGGI E PERSONAGGI

Il vino della sua azienda, Bellussi di Valdobbiadene, è l’eccellenza. Ideale abbinato a salumi come aperitivo oppure con piatti poco strutturati, ma va benissimo anche per brindare

Il prosecco di Martellozzo

di Luca Gardini

Prosecco vuol dire eccellenza italiana. Tanto eccellente da essere il vino più esportato. E quindi il vino leader nel mondo.

I suoi profumi, la sua grande beva, la sua mineralità, lo rendono tale ed apprezzato da più palati. A rendergli onore ed a rispettare questi parametri, a mio parere, e quindi a conferire valore aggiunto al prosecco, è Enrico Martellozzo (nella foto col presidente della Repubblica Napolitano), dell’azienda Bellussi di Valdobbiadene.
Martellozzo, ‘figlio d’arte, proviene infatti da una famiglia che da oltre cento anni opera nel settore del vino, è un grande personaggio. Sono la determinazione e la conoscenza del territorio in particolare a contraddistinguerlo. E a far si, quindi, che il suo prosecco rappresenti al meglio la tipologia di vino. Sono pochi ma precisi i tratti distintivi che caratterizzano un prosecco. Innanzitutto la sua unicità data dal territorio dove nascono, crescono, le uve. L’immediatezza, è un vino che si riconosce subito e che non può essere paragonato a nessun’altro. Il pregio del prosecco di Martellozzo sta nel fatto che se è dolce al naso non lo è tanto al palato. Qui infatti un buon prosecco non deve essere mai sdolcinato. I profumi di pera, di mela verde, di erbe aromatiche come la maggiorana, gli sono propri. La grandezza di Martellozzo dipende anche dalla presenza in cantina di uno dei più grandi enologi nel panorama italiano. Ovvero Francesco Adami. La sua intelligenza e conoscenza delle uve, delle tecniche, della materia insomma, ma anche del territorio, danno quel quid in più al prosecco dell’azienda Belpoggio. Dai 17 ai 19 euro il prezzo del loro prosecco. A cosa abbinarlo? Sicuramente a salumi come aperitivo oppure con piatti poco strutturati, ma va benissimo anche per brindare.