Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 34 del 08/11/2007

IL PERSONAGGIO/2 A Parigi sognando Palermo

07 Novembre 2007
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    IL PERSONAGGIO/2

sciampagna.jpgIl giovane pasticcere Carmelo Sciampagna ha lavorato dal Brasile alla Malesia, ha vinto una gara a Parigi, ma ha un sogno nel cassetto: “Tornare a lavorare a casa mia”

A Parigi
sognando Palermo

Se fino a questo momento non se ne erano ancora accorti, adesso anche a Parigi sanno che i pistacchi di Bronte e le mandorle di Avola sono insostituibili. Il suggerimento è arrivato da un giovane pasticciere di Marineo (in provincia di Palermo) che qualche settimana fa si è presentato nella capitale francese a rappresentare l’Italia e a salire sul podio del “World chocolate masters”, il mondiale riservato ai pasticceri-cioccolatai.

cioccolato.jpgLui si chiama Carmelo Sciampagna e quest’anno aveva già vinto il concorso italiano sul tema “miti e leggende” ispirandosi alla vespa della Piaggio, classificandosi così per la competizione internazionale di Parigi. Così all’istituto professionale di Brescia si è preparato per la gara francese, dove ha presentato una serie di bontà al cioccolato dedicate ad un mito mondiale come la Ferrari. Tra le sue realizzazioni, una scultura stilizzata del “Cavallino” e il dessert al cioccolato campione del mondo chiamato “F2007”. Il podio, tra l’altro, l’ha conquistato due volte, arrivando primo nella realizzazione del dessert al piatto e terzo nella competizione internazionale del salone al quale hanno partecipato venti Paesi (alle spalle di Naomi Mizuno del Giappone e al francese Maux Le Yvonnick). E come ingredienti? Tra gli altri proprio i pistacchi di Bronte e le mandorle di Avola, perché sono i migliori e per portare un po’ di sapore siciliano anche ai mondiali.
macchina-cioccolato.jpgMa la tappa parigina per Carmelo, che adesso ha appena ventotto anni, è solo l’ultima di una carriera cominciata proprio a Palermo, con gli studi all’Alberghiero: “Facevo le stagioni – racconta lui -, come tanti altri giovani della mia età”. Poi a diciotto anni, appena diplomato, la svolta: “Cominciai a lavorare come chef pasticciere per Sol Melià, una catena alberghiera spagnola, una delle sei più grandi al mondo. Grazie a questa opportunità ho avuto la possibilità di lavorare in diversi Paesi: Thailandia, Malesia, Repubblica Domenicana, Messico, Brasile, Spagna. Ogni luogo, naturalmente, era una novità, una nuova scoperta. Sono cresciuto molto”. Un giro del mondo in una decina con una tappa in mente: “Mi piacerebbe tornare a lavorare giù, ho anche una mezza idea di aprire qualcosa a Palermo per conto mio”.
La biografia di Carmelo Sciampagna racconta poi del suo ritorno in Italia, a Brescia, dove esiste l’importante Centro di arte, scienza e tecnologia dell’alimento. “Ho frequentato corsi tenuti da chef nazionali e internazionali – racconta lui – una scuola di altissimo livello che ho avuto la fortuna di restare per due anni. Ora lavoro da Iginio Massari, uno dei numeri uno al mondo”.

M.V.