Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 35 del 15/11/2007

LA LEZIONE Il sushi e il tè verde allungano la vita

15 Novembre 2007
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    LA LEZIONE

dr_tsurumaru.jpgI giapponesi hanno una bassa percentuale di abitanti in sovrappeso e una vita media più lunga. Merito delle buone abitudini alimentari

Il sushi e il tè verde
allungano la vita

Pubblichiamo la traduzione de “Le abitudini alimentari dei giapponesi”, della lectio magistralis di Masahiko Tsurumaru, oncologo giapponese al quale l’Università di Palermo ha conferito nei giorni scorsi la laurea honoris causa in Medicina e chirurgia. A Tsurumaru è riconosciuta una eccezionale competenza nella cura del cancro all’esofago.

di Masahiko Tsurumaru *


Il Giappone ha meno obesità degli altri Paesi. Nel 2005, la percentuale di abitanti in sovrappeso nella popolazione adulta, oltre i vent’anni, è stata del 28,4 per cento per gli uomini e del 20,6 per cento per le donne. Dunque rispetto ai paesi occidentali, possiamo dire che la percentuale è più bassa. L’obesità può essere misurata dal “Body mass index”, o Bmi, che è calcolato dividendo il peso per l’altezza al quadrato. In Giappone, il valore standard è 22,22, ed è stato ottenuto da una ricerca epidemiologica che dimostra che la probabilità di ammalarsi è al suo minimo quando la ente ha un Bmi di 22. In genere, quando il Bmi è oltre 25, sindromi metaboliche quali iperlipidemia, ipertensione e diabete tendono a comparire.
Per i chirurghi è molto più difficile operare su pazienti obesi è vi anche una maggiore incidenza di complicanze postoperatorie. Credo che la tecnica di dissenzione dei linfonodi sviluppata in Giappone come tecnica base per la chirurgia oncologica è stata sviluppata certamente per le numerose e convincenti ricerche sulle metastasi linfonodali ma anche e specialmente perché i giapponesi sono magri, fatto che rende più facile operarli. Un altro aspetto rilevante del Giappone è l’alto numero di persone con una vita lunga.
Il Giappone ha anche il più alto numero di persone ultracentenarie. L’aspettativa media di vita in Giappone è di 85,81 anni per le donne e 79 anni per gli uomini. Queste caratteristiche dello stato di salute dei giapponesi deve avere un rapporto con la loro dieta.
Dunque cosa mangiamo noi giapponesi? Il tradizionale cibo giapponese implica una quantità di proteine vegetali. Per esempio, voi potete trovare nato, tofu, miso soup e riso in un tipico breakfast giapponese. Potete trovare i noodle per il pranzo in una soup fatta di shoyu o soya sauce. Per cena ancora tofu e miso sono nel menu. Natto è ottenuto dalla fermentazione a vapore della soya alla quale vengono aggiunti dei batteri chiamati appunto natto. Esso contiene proteine molto facilmente digeribili, vitamine B2, E e K. Inoltre contiene un enzima, chiamato natto-chinasi, che ha proprietà anticoagulante e che ha un effetto di prevenzione dell’infarto cerebrale e miocardio. Il Giappone è circondato dal mare e quindi pesce e crostacei costituiscono una gran parte delle risorse di proteine.
Il modo giapponese di mangiare il pesce crudo, sushi e sashimi, è oggi molto diffuso nel mondo. Noi mangiamo anche polpo e ricci, che ho saputo sono anche consumati in Sicilia.
Per quanto riguarda le bevande, il tè verde viene bevuto in qualunque occasione e si può affermare che sia la bevanda preferita. L’uso del tè è stato importato dalla Cina con il Buddismo nel VI secolo e si è diffuso in tutto il Giappone. Oltre che come comune bevanda, l’uso del tè si è sviluppato anche attraverso la culura delle cerimonie del tè. Il tè verde ricco di catechina, caffeina, teanina e vitamina C ed è buono per riprendersi dalla stanchezza e per essere in buona salute. Vi sono molti “Maestri del tè” che sono molto longevi. Mia nonna era una di essi e visse fino a 99 anni.
Tuttavia, in questi ultimi 25 anni, le abitudini alimentari dei giapponesi hanno subìto dei cambiamenti. Le giovani generazioni preferiscono mangiare la carne ed essi tendono a consumare cibo altamente calorico come hamburger e Coca Cola. Allo stesso tempo, la percentuale di morbilità e mortalità stanno cambiando. Il frequente cancro dello stomaco, in Giappone, sta diventando sempre meno frequente ma la mortalità aumenta per il cancro del colon e per il cancro del polmone.
Vi è un famoso medico giapponese che ha la veneranda età di 96 anni che si chiama Shieaki Hinoara ed è ancora attivo come dottore di Medicina interna. Secondo una sua teoria, un bicchiere di succo vegetale e un cucchiaio di olio extravergine di oliva, sono essenziali nel suo breakfast, ogni giorno. Ho sentito che qui in Sicilia vi è una generosa produzione di eccellenti olive e mi piacerebbe portare con me dell’olio d’oliva come souvenir.

* oncologo