Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 37 del 29/11/2007

Migliore albergo

29 Novembre 2007
signori_failla.jpg signori_failla.jpg


signori_failla.jpgPalazzo Failla
premio Miglior Albergo

Perché miglior albergo? Pensate: palazzo d’epoca-residenza storica, 10 camere di cui una suite deluxe, 1 gourmet-restaurant “La Gazza Ladra”, 1 trattoria tipica “Trattoria del Colonnello”, 1 bar sala da tè “Caffè Blandini”, sala riunioni, reception aperta 24 ore su 24, concierge, personale multilingue, servizio navetta da e per la stazione e aeroporto, servizio navetta per la spiaggia di Sampieri, connessione ad internet, servizio rinfreschi, negozio in hotel. Tutto per sole 10 camere.
Non si tratta dell’albergo più grande, o quello più lussuoso, o quello con il miglior ristorante gourmet… anche se ci stanno provando. E’ invece la rosa di possibilità, di cose ben fatte, una serie virtuosa di servizi e di qualità che fanno dell’Hotel Palazzo Failla il “Best in Sicily” dell’accoglienza.
Il palazzo è del 1780. Paolo Failla, avvocato, decide cinque anni fa di ristrutturare l’antica residenza di famiglia impegnando ingenti risorse personali con l’idea di offrire agli ospiti quella eleganza che solo l’atmosfera siciliana riesce a creare. Dopo due anni di lavori l’hotel apre con 7 camere; se ne aggiungeranno altre 3 quest’anno. Le camere sono tutte diverse: arredi d’epoca e affreschi in alcune, e pc e doppia jacuzzi in altre. Gli ambienti comuni maestosi. La Gazza Ladra, il gourmet restaurant con la cucina di Accursio Craparo è un altro degli highlight dell’hotel. In un paio d’anni appena è diventato meta di pellegrinaggi per raffinati enogastronomi. Nel 2007 apre la “Trattoria del colonnello”, cucina tipica di territorio, tra qualche mese la nuova sala da tè. Tour del barocco con guida personale, navetta per le lunghe e splendide spiagge di Sampieri sono tra i servizi offerti. Gli stranieri mutano le stagioni economiche: il periodo “caldo” è adesso da marzo a giugno e settembre e ottobre. Un modello per una Sicilia che vuole crescere e che ama farsi guardare bella.

Francesco Pensovecchio