Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 87 del 13/11/2008

L’INIZIATIVA Le creazioni degli studenti targate Slow Food

12 Novembre 2008
slow_food87 slow_food87

L’INIZIATIVA

Due contenitori salvavino e salvacibo realizzati dai giovani palermitani che studiano design sbarcheranno sul mercato col marchio dell’associazione

Le creazioni degli studenti targate Slow Food

Due contenitori salvavino e salvacibo creati dagli studenti di design palermitani provano a sbarcare sul mercato col marchio Slow Food. Gli originali bag packaging “Fresh on food”, presentati al Salone del Gusto di Torino ed esposti fino a venerdì nella mostra di prodotti sostenibili allestita al Polididattico, stanno per essere sperimentati in alcuni ristoranti di tutta Italia e c’è già l’azienda Scia imballaggi di Catania, aderente al consorzio Comieco, pronta ad avviare la produzione.


La novità è stata annunciata da Pippo Privitera, presidente di Slow Food Sicilia, durante il convegno su “Territorio tra design ed etica”, alla presenza, tra gli altri, del prorettore dell’Università di Palermo, Ennio Cardona, del direttore del dipartimento di Design, Giovanni Isgrò, del preside di Ingegneria, Francesco Paolo La Mantia, del presidente del comitato scientifico Unesco-Dess Aurelio Angelini. L’incontro è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa “More e less. Futuro e consumo. Nuovi stili di vita e di consumo”, coordinata da Michele Argentino e Anna Catania, in occasione della Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile sotto l’egida dell’Unesco. “La nostra idea è quella di diffondere nei nostri presidi i contenitori biodegradabili per diffondere la cultura della sostenibilità – spiega Privitera -. A questo scopo sperimenteremo l’uso di questi packaging, ideali per promuovere i prodotti alimentari con il marchio Slowfood, cioè realizzati nel rispetto del territorio”.
Risparmiare energia e rispettare l’ambiente a partire da piccole abitudini quotidiane, anche portando via i resti di un pranzo al ristorante, ma anche promuovere ed esportare prodotti tipici della cucina e della pasticceria siciliana, puntando su confezioni originali, comode e soprattutto in materiale riciclato o biodegradabile, sono le sfide raccolte dal dipartimento di Design dell’Università di Palermo e stanno dando già i primi risultati. Le creazioni degli studenti palermitani realizzate negli ultimi anni sono diventate già una ricca mostra, che si può visitare fino a venerdì, dalle 8 alle 17, al Polididattico (edificio 19), in viale delle Scienze. Espositori o confezioni innovativi per vendere meglio il cioccolato di Modica, piccole sfere in polipropilene per portar via, senza rovinarle, le “minne di vergine”, il dolce tipico di Sambuca, sistemi originalissimi per affettare la vastedda o la ricotta nello stesso contenitore con cui vengono servite in tavola, kit di vestiario per bambini in pannolenci. “Questo è un settore che si rivelerà importante per l’Università e per l’intera società – afferma Michele Argentino –. Ma per formare nuove generazioni sensibili al tema della sostenibilità, dobbiamo investire impegno e risorse”.
 

C.d.G.